L'Assemblea dei soci della Casinò de la Vallée spa ha approvato il bilancio 2021 che registra un utile di 1.620.949 euro e, rispetto all'esercizio precedente, incrementa patrimonio netto da 41,0 milioni a 42,6 milioni di euro. Lo ha comunicato l'assessore regionale Luciano Caveri, che ha partecipato alla riunione della società.
"Questo bilancio - ha dichiarato Caveri - risente ancora degli effetti della pandemia e dunque delle chiusure avvenute in questi due anni. E naturalmente deve tenere conto dei complessi eventi che portarono nel maggio 2021 al concordato preventivo, che sventò i rischi di fallimento. La situazione attuale è sotto controllo e si sta adempiendo agli obblighi del concordato.
Bisogna essere cauti e mantenere tutte le attenzioni necessarie".
“Il risultato positivo dell’esercizio 2021 – commenta l’Amministratore unico della Casinò de la Vallée spa, Rodolfo Marcello Buat - ha espresso la capacità dell’impresa di reagire con prontezza sia alla ristrutturazione degli anni scorsi, sia alle chiusure indotte dall’emergenza sanitaria. Si tratta di un andamento operativo decisamente in linea con le previsioni del Piano Industriale presentato unitamente alla domanda di concordato. Tale risultato trova importanti conferme nell’andamento sino ad oggi positivo del 2022”. La disponibilità di cassa contante e conti correnti bancari al 31 dicembre 2021 ammontava a circa 19,5 milioni di euro, "definendo pertanto una tendenza positiva che ha consentito di predisporre il piano di riparto per i pagamenti delle spese in prededuzione e di tutti i crediti privilegiati per un importo intorno ai 4 milioni di euro, effettuati nel pieno rispetto del concordato alla data del 12/13 maggio 2022", si legge in una nota. La gestione caratteristica fa registrare un incremento dei ricavi da 30,4 milioni di euro a 31,8. I costi relativi si riducono da 26,0 milioni a 24,9 milioni di euro. L’incremento dei ricavi è in gran parte dovuto al positivo andamento dei giochi lavorati con un incremento di 1,3 milioni di euro, mentre i giochi elettronici subiscono una leggera flessione di circa 0,4 milioni di euro. Costante l’andamento della struttura alberghiera. “E’ doveroso ricordare – conclude Buat - che l’orizzonte del Piano Industriale del Concordato è breve e condizionato dalle regole poste a garanzia della soddisfazione dei creditori. Non è, quindi, un orizzonte strategico che tenga conto delle esigenze di consolidamento e di sviluppo nel tempo degli asset aziendali, il cui rinnovo e manutenzione sono essenziali per la competitività aziendale. Gli interventi necessari richiederanno nel medio-lungo periodo la disponibilità di risorse finanziarie da indirizzare verso proficui investimenti che assicurino lo sviluppo dell’azienda oltre i limiti del Piano concordatario”.
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