La siccità continua a far emergere tracce del passato sulle Alpi. A 3.090 metri di quota, la fusione del ghiacciaio del Ventina, a Cervinia, ha restituito un ordigno, verosimilmente un proiettile d'artiglieria della seconda guerra mondiale. In parte ossidato, misura 30 centimetri di lunghezza e cinque di diametro. Non vi sono abitazioni nelle vicinanze e neppure impianti sportivi. L'area, nel Canale della spazzatura, è stata delimitata con transenne, ed è vietato avvicinarsi. E' stato un cittadino a segnalare il ritrovamento nei giorni scorsi ai carabinieri, che hanno richiesto l'intervento degli artificieri dell'esercito.
Dall'altra parte del confine, in Svizzera, sono due i ritrovamenti recenti. Il 26 luglio la fusione del ghiacciaio Stockji (3.092 metri), non lontano dal Cervino, ha portato alla luce i resti mummificati di un alpinista morto probabilmente da almeno 30 anni. Alcuni giorni dopo, il 4 agosto, il ghiacciaio dell'Aletsch, sempre nel canton Vallese, ha restituito alcune parti di un aereo da turismo, un Piper Cherokee, precipitato nel giugno del 1968.
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