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Sulle Alpi a luglio zero termico a 5.184 metri

Sulle Alpi a luglio zero termico a 5.184 metri

Legambiente, la neve al suolo in costante decremento dal 2012

ROMA, 10 agosto 2022, 12:46

Redazione ANSA

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Le Alpi bernesi viste dallo spazio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le Alpi bernesi viste dallo spazio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Le Alpi bernesi viste dallo spazio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nelle Alpi le temperature stanno crescendo a una velocità doppia rispetto alla media globale.
    L'atmosfera, al di sopra dei 3.500 metri di quota, è in totale disequilibrio: a fine luglio, lo zero termico è stato registrato da MeteoSvizzera sulle Alpi svizzere a 5.184 metri. Un dato senza precedenti. Lo afferma Legambiente rilevando gli effetti dell'inverno 2021/2022, estremamente mite e siccitoso in tutto l'arco alpino italiano (in molte aree si è superata la soglia dei 100 giorni senza pioggia). La neve al suolo, negli ultimi dieci anni ha subito un costante decremento; molti nivometri, già a maggio sono arrivati a zero.

"I dati scientifici indicano che il riscaldamento climatico sta producendo effetti ambientali sempre più rapidi ed evidenti nelle Alpi - dichiara Marco Giardino, vicepresidente del Comitato Glaciologico Italiano - A soli 2 anni di distanza dalla prima edizione della Carovana, potremo verificare direttamente gli impressionanti cambiamenti nel frattempo avvenuti su alcuni ghiacciai-campione; il confronto con i preziosi dati storici che il Comitato Glaciologico Italiano raccoglie dal 1914 nelle campagne glaciologiche annuali ci permetterà di comprendere le modalità del cambiamento e di valutare quali siano le possibilità di risposta, in termini di mitigazione e adattamento". Il viaggio di Carovana dei Ghiacciai 2022 parte dai Ghiacciai del Miage e Pré de Bar (Monte Bianco), rispettivamente mercoledì 17 e giovedì 18 agosto. Due giornate, spiega Legambiente, dedicate all'escursione e all'osservazione delle morfologie glaciali e delle recenti variazioni ambientali, ma anche a riflessioni su cambiamenti climatici e bisogni di adattamento. A seguire il solenne saluto al ghiacciaio, omaggio alla bellezza e al silenzioso lavoro e prezioso servizio che questi svolgono, nella prima giornata con l'autore Enrico Camanni e nella seconda con il Valerio Zanchetti, suonatore di cornamusa.

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