Visto il "problema del caro energia", il Savt ritiene "fondamentale aprire un tavolo di confronto tra le parti sociali e il governo regionale al fine di capire quali misure possano essere messe in campo a livello locale per aiutare le famiglie e le imprese".
La richiesta arriva dopo "il grido di allarme dei commercianti ed artigiani, la fermata forzata della Cogne, l'aumento dei prezzi degli impianti a fune, le difficoltà del mondo agricolo", che "sono solo i primi segnali di una situazione che rischia di essere molto grave per il nostro tessuto economico e sociale".
"Siamo consapevoli - precisa il sindacato - che non potrà essere un intervento regionale a risolvere completamente il problema vista la sua entità e che saranno fondamentali gli interventi nazionali e internazionali. È però altrettanto sicuro che anche questi interventi non saranno sufficienti per risolvere del tutto il problema. Per questo è fondamentale capire come si possa intervenire anche con misure regionali per aiutare le imprese e le famiglie, in particolare quelle dei lavoratori che si troveranno maggiormente in difficoltà con il lavoro e si ritroveranno ad esempio in cassa integrazione, come sta succedendo proprio in questi giorni con la Cogne".
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