L'astensionismo e la crescita di Fratelli d'Italia sono i protagonisti delle elezioni europee in Valle d'Aosta. L'affluenza alle urne si è fermata al 42,56% (più bassa rispetto alla media nazionale e a quella del nord-ovest) mentre nel 2019 era stata del 51,91%: una flessione senza dubbio legata all'assenza dei principali partititi autonomisti - Union valdotaine in primis - dalla tornata elettorale.
Il partito di Giorgia Meloni, che oggi non ha rappresentanti in Consiglio Valle né al Comune di Aosta, ha ottenuto il 24% dei voti ed è il più votato nella regione alpina. Sul fronte del centrodestra da registrare la debacle della Lega che si attesta attorno all'8% (nel 2019 era al 37%) e la crescita di Forza Italia. Nel campo del centrosinistra, invece, tiene il Partito Democratico (20%) ed ottiene un risultato sopra le attese l'Alleanza Verdi e Sinistra, che supera il 12% e conquista la terza piazza in queste elezioni. Male il Movimento 5 stelle, che non arriva al 5%. Infine da segnalare i buoni risultati di Rassemblement valdotain (intorno al 7%), che ha candidato il consigliere regionale Stefano Aggravi, e di Azione (intorno all'8%), che ha candidato il giovane aostano Leonardo Lotto.
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