/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mercalli, 'a Cogne in sei ore un settimo della pioggia annua'

Mercalli, 'a Cogne in sei ore un settimo della pioggia annua'

Il meteorologo: 'In futuro stare più lontano dai fiumi'

AYMAVILLES, 22 luglio 2024, 19:17

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"A Cogne abbiamo avuto una pioggia di oltre 100 millimetri in sei ore, che è una pioggia importantissima in questa regione, ricordiamoci che in Valle d'Aosta piove poco, non è una regione piovosa. Quindi per Cogne 100 millimetri sono un settimo di quello che in genere avviene un anno, ed è avvenuto in sei ore". Così all'ANSA il meteorologo Luca Mercalli, ospite della serata inaugurale della 27/a edizione del Gran Paradiso Film Festival al castello di Aymavilles e, in diretta streaming, anche a Cogne e a Rhêmes-Notre-Dame.
    Mercalli ha poi sottolineato che le alte temperature hanno inciso sull'alluvione dello scorso 29 e 30 giugno. "C'è da tenere in considerazione l'elemento della temperatura elevata in alta quota, cento anni fa a quattromila metri nevicava quindi nella zona più elevata del Gran Paradiso non avremmo avuto un contributo d'acqua come invece è accaduto. Lo zero termico era a quattromila metri e poi la fusione della neve che da giorni teneva i fiumi impetuosi, tutto sommato ha contribuito a una situazione che era già ai limiti".
    Riguardo ai cambiamenti climatici "le persone pensano che siano una fake news, se non c'è accettazione non possiamo prepararci". Secondo il meteorologo l'alluvione non poteva essere in alcun modo evitata: "Abbiamo visto all'opera le forze della natura scatenate, contro le quali non si può fare nulla.
    Semmai deve essere una lezione per il futuro, riuscire a restare il più possibile lontani dai fiumi perché si riprendono il loro spazio, lo hanno sempre fatto in passato e lo faranno ancora di più in futuro. Perché il riscaldamento climatico globale porterà a una maggiore frequenza e intensità degli eventi estremi.
    Dobbiamo essere preparati e gestire il territorio sulla vista lunga, non soltanto sull'episodio del momento ma su quella che è una situazione in divenire".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza