"L'assessore ed i vertici dell'azienda hanno oggi la mia più totale fiducia". Il presidente della Regione Erik Lavevaz difende su tutta la linea il responsabile della Sanità Roberto Barmasse e i vertici dell'Usl VdA dopo la bufera provocata dagli esiti di alcune inchieste della procura di Aosta che, pur a fronte di assenza di reati, parla di "quadro sconcertante" e "reiterate raccomandazioni".
"Il ruolo dell'assessorato, anche alla luce delle notizie apparse in queste settimane, - ha detto Lavevaz rispondendo a due interrogazioni presentate da PlA e Pcp - è stato esercitato vigilando e intervenendo quando necessario. È quello che è avvenuto quando, nella fase più difficile per l'ospedale regionale, l'intervento dell'Assessore ha permesso di risolvere una criticità che avrebbe altrimenti bloccato interventi chirurgici salvavita. Trovo invece molto, molto grave che siano state pubblicate situazioni cliniche di alcuni pazienti: si tratta di un evidente violazione delle più elementari indicazioni di tutela dei dati sensibili. L'intervento dell'assessore è stato reso necessario per segnalare e affrontare un problema esistente nella fase delicata dell'ondata di ricoveri Covid. L'assessore avrebbe forse dovuto tacere riguardo ad una criticità, reale e grave? Essersi attivato per sbloccare degli interventi salvavita può essere considerato "clientelismo" o una questione eticamente discutibile? Sono personalmente molto amareggiato".
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