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Pcp, maggioranza e Uv hanno sfiduciato Lavevaz

Pcp, maggioranza e Uv hanno sfiduciato Lavevaz

"Ribaltone camuffato per non ammettere fallimento Giunta"

AOSTA, 02 novembre 2022, 11:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"E' inutile nascondersi dietro alle finte dichiarazioni di questi giorni, l'assenza totale della linea politica, l'immobilismo, la grave incapacità ad affrontare i temi centrali della giunta e la mancanza totale di visione per il futuro della Valle d'Aosta hanno portato alla sfiducia del Presidente proprio da parte della sua maggioranza, del suo gruppo e del suo movimento. Un vero ribaltone camuffato per non ammettere il fallimento della giunta Lavevaz". Lo sostiene Erika Guichardaz (Progetto civico progressista) commentando l'evoluzione della situazione politica regionale.
    "Si sceglie di cambiare tutto per non cambiare nulla - aggiunge - e intanto fuori da qui ci sono valdostani senza medico e lunghe liste di attesa in Sanità, insegnanti che devono supplire i bidelli, persone che non arrivano alla fine del mese e aziende che devono chiudere. Aspettiamo che il parlamentino unionista ci dica, dopo il Presidente, chi saranno gli assessori e quali saranno le deleghe, ma sempre gli stessi 18 sono. La staffetta che viene annunciata non esiste. Di fatto si tratta di una sfiducia in Lavevaz e nella sua giunta". Per Chiara Minelli (Pcp) "a due anni dalle elezioni anticipate, che avrebbero dovuto rappresentare una svolta stabilizzante, ci ritroviamo con una maggioranza troppo esigua per poter operare efficacemente ed ora, novità degli ultimissimi giorni, addirittura con la prospettiva di un cambiamento del Presidente della Regione.
    Invece di agire affannosamente per mettere dei tacconi, credo che sarebbe atteggiamento responsabile da parte di tutte le forze politiche interrogarsi su questa situazione e decidere che, magari, c'è una priorità di carattere istituzionale che va ben al di là degli equilibri di potere e di bilancini fra gli assessori, che è ciò a cui stiamo assistendo davvero da troppo tempo".
    Inoltre secondo le due consigliere è "irrispettoso verso i valdostani strozzare il dibattito politico sulla crisi politica", esprimendo "sconcerto" per la scelta della Conferenza dei Capigruppo di non avviare una discussione politica per permettere ai valdostani di comprendere gli sviluppi della "crisi". 
   

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