Al via una iniziativa per regalare
libri ai meno abbienti. La catena di Librerie San Paolo e la
Comunità di Sant'Egidio hanno deciso di mettersi insieme e
donare uno o più libri a chi non ha la possibilità di
acquistarli in questo momento della sua vita. A partire dal 2
dicembre prenderà, infatti, il via "Aggiungi un libro a tavola".
Presso le librerie San Paolo di Firenze, Genova, Roma, si
potranno acquistare libri e donarli alla Comunità di Sant'Egidio
che, fondata da Andrea Riccardi nel 1968, offre assistenza agli
ultimi in tutta Italia e in oltre 70 paesi. I libri ricavati
dalla donazione verranno regalati dalla Comunità durante il
consueto Pranzo di Natale nella Basilica di Santa Maria in
Trastevere. Librerie San Paolo aggiungerà inoltre una donazione
per sostenere le iniziative organizzate dalla Comunità
Sant'Egidio.
"Siamo particolarmente orgogliosi di avviare questa
significativa collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio,
proprio alla vigilia del Giubileo dedicato alla Speranza -
commenta don Giuseppe Musardo, della direzione generale del
gruppo editoriale San Paolo -. Come Gruppo, grazie alla sinergia
dei nostri differenti media, dai periodici alla televisione,
dall'area libri ai contenuti online, durante tutto l'anno
cerchiamo di prenderci cura costantemente delle fragilità
presenti nella società. Proponendo iniziative e aiuti concreti
in grado di generare serenità e speranza".
"Siamo grati al Gruppo Editoriale San Paolo per la
collaborazione e promozione della campagna 'Aggiungi un libro a
tavola' a sostegno dei pranzi di Natale di Sant'Egidio -
commenta il portavoce della Comunità Roberto Zuccolini -. Il
Pranzo di Natale è una tradizione nata nel 1982 nella basilica
di Santa Maria in Trastevere, che cresce nel tempo e raggiunge i
poveri, nostri amici di tutto l'anno, in più di 70 paesi del
mondo: bambini, anziani, malati, senza dimora, detenuti,
rifugiati. Quest'anno, in un momento particolarmente segnato
dalla crescita della povertà, alla tavola della festa di
Sant'Egidio siederanno 250mila persone nel mondo, di cui circa
80mila in Italia in un centinaio di città".
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