"Apriamo solennemente l'Anno
Giubilare per la nostra Chiesa di Loreto. Questo rito è per noi
preludio di una ricca esperienza di grazia e di misericordia,
pronti sempre a rispondere a chiunque ci domandi ragione della
speranza che è in noi, specialmente in questo tempo di guerre e
di disordini. Cristo, nostra pace e nostra speranza, sia nostro
compagno di viaggio in questo anno di grazia e di consolazione.
Lo Spirito Santo, che oggi inizia in noi e con noi questa opera,
la porti a compimento fino al giorno di Cristo Gesù". Con queste
parole l'Arcivescovo Mons. Fabio Dal Cin ha solennemente aperto
il Giubileo per la Prelatura Lauretana.
Il rito di apertura del Giubileo ha stretto tutti i fedeli
lauretani e provenienti da tante parti d'Italia attorno al
Vescovo che ha solennemente portato all'altare maggiore, in
processione, la croce giubilare, posta poi davanti alla finestra
della Santa Casa, visibile a tutti i fedeli quale segno della
speranza che questo Giubileo vuole trasmettere a tutti i
cristiani nel mondo. "L'Anno Santo che ha spalancato le sue
porte a tutta l'umanità nella notte di Natale a Roma, con questo
rito assume una dimensione più familiare", è il messaggio
dell'omelia di Dal Cin.
"Abbiamo iniziato questo rito compiendo un piccolo
pellegrinaggio ma significativo: abbiamo camminato dietro la
croce. La vita è un viaggio dietro a Gesù dove si cammina verso
una meta che è la casa del Padre. Lungo la strada si può anche
smarrire Gesù come è successo a Maria e Giuseppe. Anche noi
possiamo perdere il Signore. Come Maria e Giuseppe finché non
ritroviamo Gesù siamo inquieti e smarriti. E Maria e Giuseppe ci
insegnano come trovare il Signore. Questi due genitori quando si
accorgono che Gesù non è più con loro, non sia accusano a
vicenda, ma lo cercano insieme. Ecco cari fratelli e sorelle,
l'Anno Santo ci dà la grazia di cercare insieme il Signore,
insieme con tutti i credenti, con chi cerca Dio con cuore
sincero. (…). All'inizio di questo Giubileo in questa
celebrazione che ci trova radunati nella Casa di Maria, lì dove
tutto ha avuto inizio per la nostra salvezza e del mondo intero,
confessiamo insieme che Gesù è l'unica nostra vera speranza".
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