Danneggiamento, violenza privata ma
anche sequestro di persona: sono le tre possibili ipotesi di
reato sui cui sta lavorando la procura di Venezia in relazione
alla protesta di un gruppo di migranti nel centro di accoglienza
a Conetta, frazione di Cona (Venezia), che ha costretto l'altra
notte alcuni operatori del centro a rimanere bloccati dentro la
struttura. Il dato è stato ricordato nel corso della riunione
svoltasi in procura alla presenza del procuratore aggiunto Carlo
Nordio, a cui hanno preso parte i rappresentanti di polizia e
carabinieri impegnati nelle indagini. "Quella del sequestro di
persona - ha detto Nordio - è una ipotesi che va valutata bene
ma con cautela. Le eventuali responsabilità penali sono
personali e non di gruppo".
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