Sposarsi all'ombra di Andrea
Palladio: la Rotonda, capolavoro dell'architetto veneto, è
entrata infatti nell'elenco delle location autorizzate dal
Comune di Vicenza ad ospitare la celebrazione dei matrimoni e
delle unioni civili.
"La villa del Palladio che tutti ci invidiano e che da secoli
rappresenta un modello per l'architettura mondiale - annuncia
l'assessore con delega ai servizi demografici Valeria Porelli -
ora potrà diventare anche la cornice unica e indimenticabile
delle coppie che vi vorranno celebrare la propria unione.
Nell'ottica di valorizzare l'immagine di Vicenza, città d'arte e
patrimonio Unesco, l'amministrazione ha infatti accolto la
richiesta dei proprietari della villa di inserire la Rotonda tra
gli edifici idonei ad ospitare i matrimoni e le unioni civili".
Nel corso della pandemia le celebrazioni erano ammesse, ma i
divieti sui festeggiamenti hanno convinto molte coppie a
posticipare l'importante avvenimento. "Ora a Vicenza c'è una
nuova opzione davvero esclusiva - ricorda Porelli - fermo
restando che il Comune continua a mettere a disposizione alcune
sue sedi tra cui, gratuitamente per i residenti, la splendida
Sala Stucchi di Palazzo Trissino". Alle coppie che decideranno
di sposarsi alla Rotonda sarà messo a disposizione il personale
dell'ufficio comunale di stato civile per l'espletamento di
tutte le pratiche e, se richiesto, il celebrante. Il
corrispettivo dovuto per questo servizio comunale è stato
fissato in 1.000 euro, come nel caso dell'altra location privata
già autorizzata, ovvero Villa Valmarana ai Nani.
Al proprietario della Rotonda, con il quale l'amministrazione
sottoscrive un contratto di comodato d'uso gratuito degli spazi
interni ed esterni per le celebrazioni, è invece richiesto di
promuovere le attività culturali e turistiche di Vicenza,
distribuendo ai turisti i materiali promozionali sugli eventi
promossi dal Comune.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA