Il bambino nascosto di Roberto Andò
con Silvio Orlando maestro di musica in un vecchio palazzo
napoletano fatiscente è il film di chiusura, presentato Fuori
Concorso, di Venezia 78 (1-11 settembre). Oltre ai 5 titoli
italiani in gara per il Leone d'oro a firma di Sorrentino,
Martone, D'Innocenzo, Frammartino, Mainetti, sono molte altre le
opere italiane selezionate e annunciate oggi dal direttore
Alberto Barbera. Sempre nel Fuori Concorso ci sono anche
Ariaferma di Leonardo Di Costanzo con Toni Servillo capo delle
guardie carcerarie di un penitenziario in via di dismissione e
Silvio Orlando detenuto e La scuola cattolica di Stefano Mordini
con, tra gli altri, Benedetta Porcaroli, Valeria Golino,
Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, ad evocare uno dei casi
efferati dell'Italia negli anni '70, il delitto del Circeo.
Nel Fuori Concorso non fiction, ossia tra i documentari,
tanta musica: DeAndrè#DeAndrè. Storia di un impiegato di Roberto
Lena, Ezio Bosso Le cose restano di Giorgio Verdelli e poi
ancora Django&Django di Luca Rea in cui Quentin Tarantino
racconta la sua passione per Sergio Corbucci e il western
spaghetti, mentre Viaggio nel crepuscolo è un documentario di
Augusto Contento che parte dai film di Bellocchio per raccontare
il declino italiano: della famiglia, della società patriarcale,
delle istituzioni scolastiche, della religione.
In concorso a Orizzonti c'è Laura Bispuri con Il Paradiso
del Pavone, mentre nella nuova sezione definita Orizzonti Extra
ci sono altri due film italiani: La ragazza ha volato di Wilma
Labate e La macchina delle immagini di Alfredo C. di Roland
Sejko con Pietro De Silva. Due italiani anche nel concorso dei
corti: Il Turno di Chiara Marotta e Loris Giuseppe Nese e
Preghiera della Sera di Giuseppe Piccioni.
Due le proiezioni speciali: l'opera di Andrea Segre sulla
Biennale di Venezia al tempo del Covid con il racconto di
Venezia 2020 e Le 7 giornate di Bergamo di Simona Ventura.
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