Un angolo di nord Sardegna che
arriva da lontano: accanto ad Alghero, città di storia e lingua
catalana, c'è Fertilia, frazione fondata negli anni Trenta da
ferraresi e veneti e poi popolata, nel Dopoguerra, dagli esuli
giuliani e dalmati. La ricerca delle radici 'continentali' ha
ispirato un viaggio-progetto: "Ritorno alla terra dei padri" è
l'iniziativa partita dall'associazione "Fertiliae Domus Omnium"
che ha come simbolo il Leone di San Marco. Una traversata in
barca a ritroso nel tempo che partirà l'1 agosto, alla
riscoperta delle connessioni tra popoli d'Italia: il sindaco di
Ferrara Alan Fabbri ha incontrato questa mattina due dei
promotori, Mauro Manca e Giuseppe Bellu, giunti appositamente
dalla Sardegna e accompagnati dal ferrarese Paolo Govoni, che da
tempo sta cooperando all'organizzazione.
"Il nostro - hanno spiegato gli ideatori - è un progetto di
mantenimento della memoria, di riscoperta e di riconnessione
delle nostre famiglie con i discendenti di chi, a costo di
sacrifici inenarrabili, ha contribuito a fondare Fertilia, a
costruirne lo sviluppo e il futuro". Saranno proprio Manca e
Bellu le guide del viaggio in mare che toccherà le terre delle
origini: l'1 agosto a bordo del Klizia raggiungeranno la
Corsica, poi la penisola e, con trasferimento via terra, il
delta del Po, approdando a Porto Garibaldi (l'arrivo è previsto
i primi di settembre). Poi tappa a Ferrara. In tutto 950 miglia
di viaggio, 80 i giorni di navigazione, 21 tappe.
"Siamo pronti ad accogliere gli amici di Fertilia nel segno
dei nostri padri", ha detto il sindaco Fabbri. Il progetto
prevede un ulteriore sviluppo, successivo al viaggio in mare: la
costituzione di un presidio fisso di cultura ferrarese in
Sardegna. L'obiettivo, dopo circa un secolo, è "riconnettere
popoli fratelli, facendo riscoprire ai cittadini di Fertilia i
legami con i loro padri e con chi ha contribuito in maniera
determinante a costruire lo sviluppo di quella terra, così
lontana e così vicina".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA