Migliaia di persone si sono date
appuntamento questo pomeriggio a Mestre per percorrere le vie
centrali della città ricordando Giacomo Gobbato, il 26enne
ucciso a coltellate nel tentativo di difendere una donna durante
un tentativo di rapina.
Ad aprire il corteo, lunghissimo e che ha bloccato per oltre
un'ora la viabilità, lo striscione "Per Jack per noi per tutti
riprendiamoci la città" tenuto dagli amici del Centro sociale
Rivolta. Alle loro spalle, accompagnati dalla musica,
associazioni, rappresentati delle comunità straniere e alcune
sigle sindacali con le loro bandiere. Ed ancora tanti cittadini,
mamme con carrozzina e bambini che durante il percorso hanno via
via ingrossato le fila.
Lo slogan scandito a tratti è stato "Jack è vivo e lotta
insieme a noi", accompagnato da cartelloni con la scritta "La
città è di chi la vive non di chi la svende", in riferimento
alle vicende giudiziarie che hanno riguardato l'amministrazione
municipale, ed ancora "La città va vissuta non abbandonata" .
Il corteo, partito dalla stazione ferroviaria - 'nodo'
centrale dello spaccio, di furti e rapine, ha percorso il
centrale Corso del Popolo, dove è avvenuto l'omicidio di Giacomo
e il ferimento di un secondo ragazzo, Sebastiano, per spostarsi
in via Tasso dove è stato bloccato il presunto omicida mentre
tentava una seconda rapina ad una turista giapponese ed infine,
attraverso via Cappuccina è giunto nella centralissima Piazza
Ferretto.
Lunedì pomeriggio a Jesolo si terranno i funerali di Gobbato.
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