Una delle due persone fermate ieri ad Atene potrebbe essere legato alla cellula jihadista scoperta giovedì a Verviers e quindi il Belgio ne ha chiesto l'estradizione dalla Grecia. Lo ha reso noto un portavoce del procuratore federale belga. "Dopo un esame approfondito degli elementi dell'inchiesta disponibili abbiamo ritenuto che ci sono indizi sufficienti per chiedere l'estradizione di una delle due persone arrestate ieri ad Atene. Nessun riferimento è stato fatto alla figura del principale ricercato Abu Omar Soussi.
L'ufficio del procuratore federale si è rifiutato di rivelare l'identità della persona di cui si chiede l'estradizione per motivi di sicurezza. Sempre oggi si è saputo che i due jihadisti uccisi giovedì a Verviers provenivano da Molenbeek, lo stesso comune-quartiere a pochi passi dal centro di Bruxelles dove è cresciuto Abu Omar Soussi. Proprio in questo quartiere si sono svolte le due perquisizioni di cui ha dato notizia il sindaco del comune Francoise Schepmans.
Cameron: minaccia seria a Gb, temiamo attacco. La Gran Bretagna deve fronteggiare una "minaccia terroristica molto grave, perché crediamo che un attacco sia altamente probabile". Lo ha detto il premier britannico David Cameron in un'intervista all'emittente americana Cbs. "Il mondo - ha aggiunto - deve essere unito contro la cultura della morte del terrorismo", e questi terroristi "rappresentano la perversione di una grande religione" come l'Islam, "e non la sua reale aderenza".
Ancora in fuga la mente della cellula di Verviers - E' ancora in fuga la mente della cellula jihadista smantellata dalle forze speciali della polizia federale belga giovedì scorso a Verviers. A confermarlo è stato il ministro della giustizia belga Koen Geens. Già ieri notte, il procuratore federale Eric Van Der Sypt aveva precisato che, contrariamente alle indiscrezioni diffuse precedentemente dai media locali, nessuna delle due persone fermate poche ore prima ad Atene rispondeva all'identikit di Abdelhamid Abaaoud, il ventisettenne belga di origini marocchine conosciuto con il nome di battaglia di Abou Omar Soussi e indicato come l'organizzatore dell'attentato che i suoi complici uccisi a Verviers stavano preparando. "Effettivamente gli arresti effettuati ieri in Grecia - ha detto Geens - non hanno permesso di mettere le mani sulla persona giusta. Continuiamo a dargli la caccia e spero proprio che riusciremo a prenderlo". Il ministro non ha però smentito l'informazione secondo cui Soussi si troverebbe in Grecia, da dove avrebbe guidato telefonicamente la cellula di Verviers fino a giovedì scorso. Da parte degli inquirenti belgi si sottolinea del resto la fattiva collaborazione in atto con la polizia greca per prevenire nuovi attentati terroristici da parte di una dei tanti gruppi di jihadisti sparsi per l'Europa. Intanto si è appreso che altre due perquisizioni sono state compiute a Bruxelles, ma non hanno portato ad alcun arresto. Mentre prosegue la mobilitazione dell'esercito per presidiare gli obiettivi di possibili attacchi. Anche in Olanda, dove è stata segnalata la presenza di diversi foreign fighters, è stato innalzato il livello di allerta in seguito alle minacce di possibili attentati, ma le autorità locali finora hanno sostenuto di non avere informazioni specifiche su possibili attacchi.
Intanto in Belgio ha preso il via l'applicazione del pacchetto sicurezza: circa 300 militari presidiano gli obiettivi più sensibili a Bruxelles e Anversa, tra cui ambasciate e edifici nel quartiere ebraico. E' la prima volta, in 30 anni, che il Belgio ricorre all'esercito per rafforzare il lavoro di polizia. Il governo ha alzato da 2 a 3 il livello di allerta dopo il blitz a Verviers contro una cellula jihadista.
Allarme bomba a Bruxelles per una valigia abbandonata - A Bruxelles, nel comune-quartiere di Uccle, allarme poi rientrato per una valigia abbandonata. Dopo aver messo in sicurezza l'area, gli artificieri sono intervenuti ed hanno verificato che la valigia non conteneva materiale esplosivo. L'episodio si inquadra in una situazione di alta tensione anche in Belgio.
GB, polizia in stato di allerta massima - Anche le autorità britanniche hanno alzato al livello massimo l'allerta terrorismo della polizia e l'hanno messa in guardia sul fatto che potrebbe essere l'obiettivo di attentati dopo gli attacchi di Parigi. La polizia sta inoltre considerando di aumentare il numero di pistole Taser in dotazione agli agenti che sono per lo più disarmati. Innalzato il livello di allerta anche per le pattuglie di polizia dispiegate fuori da centri e scuole ebraiche in tutta la Gran Bretagna.
Alfano-Diaz: serve collaborazione rafforzata in Ue - Una collaborazione rafforzata, nell'Unione Europea, per prevenire il terrorismo jihadista: è uno dei punti su cui hanno concordato i ministri dell'Interno di Italia e Spagna, Angelino Alfano e Jorge Fernandez Diaz, incontratisi a Madrid per analizzare la minaccia jihadista dopo gli attentati di Parigi. I due ministri hanno anche concordato sulla necessita' che l'Unione Europea affronti il fenomeno della pressione migratoria "a partire da un approccio condiviso". Alfano e Diaz hanno valutato positivamente gli effetti, sulla sicurezza, della direttiva del "passenger name record" (PNR), confidando nel Parlamento europeo per una rapida approvazione.
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