"Pescara è una città liberale,
accogliente e solidale, una città che, con convinzione, si
costituirà parte civile contro la vergognosa aggressione ai
danni di un ragazzo picchiato sulla nostra riviera da sette
bulli di quart'ordine. Tuttavia non possiamo permettere a
nessuno, men che meno alle forze politiche d'opposizione, di
strumentalizzare quello che è stato e resterà, fortunatamente,
un episodio isolato, perpetrato da giovani delinquenti per
ignoranza, non certo per ragioni razziste o sessiste". Lo dicono
i capigruppo di Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega al Comune
di Pescara, Roberto Renzetti, Fabrizio Rapposelli e Vincenzo
D'Incecco, dopo aver votato 'no' all'odg contro l'omofobia
presentato dal centrosinistra.
"Forze politiche d'opposizione - dicono - oggi vorrebbero far
passare il capoluogo adriatico come la nuova sede del Ku Klux
klan o una città omofoba, manipolando la vicenda del giovane
quale nuovo simbolo di lotta per spingere politicamente la legge
sull'omofobia. Lo dimostra il fatto che, a fronte della
richiesta della maggioranza di rivedere alcune parti del testo
per permetterne la condivisione e il voto, sottolineando la
condanna della singola violenza, e lasciando alle aule
parlamentari il dibattito sulla legge, ci siamo visto
contrapporre un secco rifiuto. Segno che alle opposizioni di
quel ragazzo, in realtà, non importa nulla se non come strumento
per i propri obiettivi politici e anche questo è un
atteggiamento vergognoso, al pari dell'aggressione subita".
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