"L'estremismo ideologico ormai
acceca la destra pescarese, le fa perdere lucidità e senso
pratico, ed oggi espone i pescaresi ad una nuova, pessima figura
a livello nazionale. Noi, da consiglieri comunali ma prima di
tutto da pescaresi, vogliamo ribadire a tutti che Pescara è cosa
ben diversa dal brutto voto emerso oggi dal Consiglio Comunale.
I pescaresi sono persone libere". Lo affermano i consiglieri del
centrosinistra di Pescara Giovanni Di Iacovo, Marinella Sclocco,
Stefania Catalano, Giacomo Cuzzi, Piero Giampietro, Francesco
Pagnanelli e Mirko Frattarelli, a proposito della bocciatura
dell'odg contro l'omofobia.
Di Iacovo, che ha presentato la mozione sostenuto da tutto il
centrosinistra - a favore ha votato anche il M5s, l'Udc si è
astenuto e il centrodestra ha votato compatto contro -
sottolinea che "nonostante il sindaco abbia fatto un discorso di
apertura e sensibilità e noi abbiamo accolto il suo appello, la
sua maggioranza non l'ha ascoltato. Prima infatti è arrivata la
richiesta di modificare alcune parti del dispositivo, poi quella
di eliminare addirittura le premesse: il centrodestra voleva
annacquare il documento rimuovendo ogni riferimento alla matrice
omofoba dell'aggressione e approvare un documento generico
contro le violenze urbane. Ma dopo l'aggressione omofoba,
invece, era giusto che il Consiglio comunale della città
esprimesse una linea ferma e di condanna".
Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio
Acerbo, pescarese, afferma che "la destra, e in particolare Lega
e Fratelli d'Italia, non rinuncia a cavalcare l'omofobia come
ogni altro genere di razzismo. Si tratta di un voto vergognoso -
dice - che disonora la città di Pescara più della stessa
aggressione. Mi domando se i consiglieri di maggioranza si
rendano conto della gravità del loro comportamento. Nel 2011 il
consiglio comunale di Pescara votava all'unanimità una mia
mozione contro l'omofobia. Ora evidentemente pesa il clima
creato da Salvini e Meloni".
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