"Mi addolora come sindaco che il
Consiglio comunale non abbia trovato l'unanimità su un ordine
del giorno di sintesi che potesse esprimere documentalmente lo
sdegno e la condanna dell'intera città di Pescara, attraverso
tutte le sue componenti, per la vigliacca aggressione a un
ragazzo omosessuale. Non sono queste le occasioni per
dimostrarsi abbarbicati a una visione politica che intende
forzare la realtà per dare la propria connotazione a un episodio
che va stigmatizzato senza "se" e senza "ma", come ogni atto di
violenza e di prevaricazione, da qualunque parte provenga e
qualsiasi sia la vittima". Lo afferma il sindaco di Pescara,
Carlo Masci - eletto nel 2019 alla guida di una coalizione di
centrodestra - dopo la bocciatura dell'ordine del giorno
"Interventi contro l'omofobia" con i voti contrari proprio del
centrodestra.
Anche in aula, nel corso di un suo intervento, Masci aveva
"sollecitato un atto di responsabilità da parte di tutti che
andasse oltre le connotazioni di partito e di coalizione".
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