Sono stati portati all'ospedale di
Chieti e ricoverati in Pediatria a scopo precauzionale, per una
valutazione più approfondita delle loro condizioni di salute, i
due neonati e le rispettive madri facenti parte del gruppo di 40
migranti sbarcati questa notte a Ortona dalla nave Aita Mari,
peschereccio battente bandiera spagnola, che li ha soccorsi al
largo delle coste tunisine. Nessun altro è stato portato in
ospedale, dove comunque per i migranti erano stati riservati
posti letto, anche in caso di positività al Covid che non è
stata rilevata.
I migranti sono stati visitati, identificati e hanno ricevuto
pasti caldi, abiti puliti e prodotti per la prima infanzia
destinati ai due neonati.Le condizioni di salute complessive
sono apparse buone ai controlli effettuati dall'équipe del 118
nella Postazione Medica Avanzata, dove è avvenuta la valutazione
sanitaria una volta che hanno lasciato la nave. La Asl Lanciano
Vasto Chieti ha messo a disposizione due ambulanze, infermieri e
medici dell'emergenza, personale della Patologia Clinica per
esami di laboratorio eseguiti sul posto, un pediatra, psicologi
e assistenti sociali messi disposizione dai Servizi
Consultoriali, e mediatori culturali. Le attività sono state
coordinate dal Direttore sanitario Aziendale Angelo Muraglia,
presente in porto insieme a Emidio Rosati, responsabile
dell'assistenza ai migranti della Asl, Ivana Cataldo, direttore
del Laboratorio Analisi, Michele Cozza, coordinatore
infermieristico dell'emergenza, e il pediatra Lucio Ceglie. A
tutti è giunto questa mattina il ringraziamento del Direttore
generale dell'azienda sanitaria Thomas Schael "per l'impegno
profuso in un'operazione nella quale ognuno ha dato il meglio".
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