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ANSAcom - In collaborazione con Cdc - Cassa dottori commercialisti
Nell’ambito del “Previdenza in tour” questa mattina i dottori commercialisti si sono ritrovati al Castello Maniace a Siracusa per fare il punto sui 20 anni di applicazione della riforma del sistema previdenziale che grazie al metodo contributivo ha creato una forte sostenibilità finanziaria. “Abbiamo preso in prestito la parola greca Kairos che significa il momento giusto, il momento in cui vent'anni fa chi ci ha preceduto si è posto il problema di interpretare quello che sarebbe stato il futuro del nostro sistema pensionistico - ha spiegato Stefano Distilli, presidente della Cassa dottori commercialisti -. Intercettando le dinamiche di un sistema che con le vecchie regole non sarebbe stato in grado di pagare le future pensioni. E’ stata adottata una radicale riforma che ci ha portati dal regime retributivo al regime contributivo.
E il sistema ha saputo rendersi sostenibile dal punto di vista finanziario e patrimoniale". "Abbiamo un patrimonio di 11 miliardi di euro - ha continuato il presidente Distilli - che sarà proprio quello che ci permetterà di far fronte all'invecchiamento della nostra platea, di tutti coloro che nei prossimi anni andranno in pensione. Questa solidità patrimoniale ci ha permesso anche di implementare la seconda missione della nostra cassa e di ogni ente previdenziale, quella assistenziale, creando un sistema di welfare che supporta i colleghi nelle fasi di difficoltà, ma soprattutto sempre più mirato a supportare i colleghi nell'avvio della professione, nello sviluppo della professione attraverso gli investimenti, ma soprattutto attraverso la formazione e l'acquisizione di nuove competenze”.
Nel corso dell’incontro moderato è intervenuto l’economista Tito Boeri che ha ricordato la “lungimiranza dei commercialisti. Celebriamo i 30 anni dalla privatizzazione e i 20 anni dalla riforma - ha detto -. Guardiamo a cosa potrà accadere tra 30 anni. Tre sfide cruciali: la demografia, il progresso tecnologico, il rapporto tra pubblico e privato”. Alla tavola rotonda ha preso parte, anche il presidente del Centro studi e ricerche Alberto Brambilla e, in collegamento dal Portogallo, anche l’ex ministro Elsa Fornero.
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