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ANSAcom - In collaborazione con Intesa Sanpaolo
Tra i collezionisti d'arte italiani vi sono più donne e giovani, i cui gusti spaziano dai più tradizionali dipinti alle fotografie, ai libri, agli oggetti di design e anche alle opere digitali e Nft. E’ il quadro che emerge da ‘Collezionisti e valore dell’arte in Italia - 2024’, il terzo volume della collana editoriale promossa da Intesa Sanpaolo Private Banking in collaborazione con la Direzione Arte, Cultura e Beni Storici e la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Il volume si divide in cinque macro-capitoli, che comprendono un’analisi delle prospettive sul 2024 e il ritratto dei collezionisti italiani nel 2023. Nel testo sono presenti un focus sul mercato del design e uno sulle opere d’arte vincolate dallo Stato e i limiti che incontrano nella circolazione al di fuori del territorio nazionale. Secondo le evidenze del report, i collezionisti italiani puntano soprattutto sui dipinti (89%), ma selezionano anche altri beni come libri (29%), oggetti di design (22%), orologi (16%), gioielli e preziosi (11%), vino e spiriti (7%), monete e francobolli (5%), auto e moto d’epoca (4%), guardando anche a Nft e arte digitale (3%). Inoltre, la maggior parte dei collezionisti (30%) ha tra i 50 e i 59 anni, ma gli under 39 si attestano al 12% e il loro numero, insieme ai 40-49enni (15%), è aumentato notevolmente rispetto alla precedente edizione (+100%). La survey ha analizzato l’opinione di 280 rispondenti, su un panel di 6.398 collezionisti. Rispetto agli artisti presenti in collezione, è stato chiesto di nominare i più quotati, tra i quali predominano Alighiero Boetti, Lucio Fontana e Michelangelo Pistoletto. Questa edizione della survey ha inoltre esaminato la percentuale di artisti italiani in collezione ed è emerso che nel 42% dei casi le raccolte sono prevalentemente costituite da artisti nazionali, mentre soltanto nel 7% dei casi vengono collezionati solo artisti internazionali. Per quanto riguarda il genere, aumentano le donne con il 40% dei rispondenti di sesso femminile, contro un 58% di sesso maschile. Quanto al titolo di studio, la laurea universitaria e il diploma si confermano come i livelli di istruzione più diffusi (44%) seguiti da dottorati, master e scuole di specializzazione (29%). "Questa edizione è ricca di spunti, a partire dal capitolo dedicato al mercato del design, che ripercorre la storia di questo settore, tra i comparti dell’arte più brillanti anche nel corso del 2023, un settore giovane e in costante crescita che sta suscitando un interesse e conseguendo un’importanza sempre maggiori", commenta Andrea Ghidoni, direttore generale di Intesa Sanpaolo Private Banking. "Ci auguriamo - prosegue - di poter offrire con questa pubblicazione nuovi stimoli di riflessione, nella consapevolezza che l’arte è sempre portatrice di una valenza identitaria che deve essere tutelata”.
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