(ANSA) - POTENZA, 28 MAR - E' stato definito "sconfortante",
dal prefetto di Potenza, Michele Campanaro, il dato
comunicatogli dal direttore dell'Inps Basilicata, relativo
all'adesione al "protocollo d'intesa per la prevenzione e il
contrasto al caporalato in agricoltura", sottoscritto ad ottobre
2021: "Soltanto 79 aziende agricole hanno aderito e in provincia
di Potenza appena 15", ha fatto sapere Campanaro.
"Siamo ben lontani dall'obiettivo di realizzare e consolidare
una rete", ha aggiunto a margine del tavolo permanente per il
monitoraggio del fenomeno dello sfruttamento lavorativo in
agricoltura e del caporalato, che si è tenuto stamani, a
Potenza. "Una premialità per le aziende che hanno aderito sarà
senz'altro considerarle posposte nelle attività ispettive della
task force", ha spiegato.
L'occasione per fare un punto della situazione ha evidenziato
"l'esigenza di conoscere dalla Regione Basilicata lo stato di
avanzamento degli interventi, ipotizzati già un anno fa con
Ater, da porre in essere su due finanziamenti del Pon-legalità
per le aree di Lavello e Venosa, in provincia di Potenza, e che
ammontano a circa sette milioni di euro".
"E' difficile pensare che queste due soluzioni siano messe a
regime già per la campagna agricola del 2023 - ha insistito il
prefetto - per cui il nostro compito è programmare gli
interventi di accoglienza dei lavoratori stagionali, mettendo in
campo un sistema rispettoso delle condizioni minime, attraverso
soluzioni alternative".
Una di queste è "il centro di Palazzo San Gervasio, per il
quale mi auguro - ha concluso - un'apertura anticipata entro il
mese di giugno, rispetto a quella dello scorso anno che arrivò a
fine agosto. (ANSA).