C'è la figura di Giancarlo Siani e c'è la lotta alla camorra ancora in primo piano al centro dei pensieri dei candidati a sindaco di Napoli, impegnati nello sprint verso il primo turno. "Un uomo non muore mai - ha detto Catello Maresca, pm anticamorra in aspettativa e candidato del centrodestra - se c'è qualcuno che lo ricorda. Trentasei anni dopo la sua uccisione per mano della camorra, la perdita di Giancarlo Siani è una ferita ancora aperta per Napoli e i napoletani. Oggi, il modo migliore per onorare quel sacrificio è rinnovare il nostro impegno nella battaglia per la legalità nelle scuole, per le strade, nelle istituzioni". Maresca stamattina ha incontrato le donne di tutto lo schieramento civico e politico a suo sostegno, che hanno ricompattato il centrodestra e ha sottolineato che "il prossimo sindaco di Napoli - ha detto - dovrà occuparsi come prima cosa di rendere la città sicura, anche e soprattutto per le donne.
Una richiesta portata in piazza oggi, in maniera forte e unitaria, dalle donne del centrodestra. "Bisogna invertire la rotta e inserire la prospettiva di genere nelle politiche urbanistiche, intraprendendo ogni azione utile a ridurre il rischio di aggressione, come parcheggi, strade ben illuminate e copertura wifi adeguata". Il ricordo di Siani ha caratterizzato anche le parole di Gaetano Manfredi, candidato di centrosinistra e M5S: "Giancarlo Siani - afferma - vive nell'impegno di ogni cittadino che si batte per la legalità e trova il coraggio di denunciare, che sceglie di non abbassare la testa". Manfredi intanto ha guardato anche al tema dei fondi, su cui preme spesso guardando alla volontà del governo di rilanciare davvero Napoli: "Draghi - ha detto durante un incontro con i rappresentanti dell'Avvocatura napoletana - oggi ha ribadito che il 40 per cento del Pnrr andrà Mezzogiorno, ma non si comprende ancora su quali voci. Si tratta al momento di una previsione. Ci vuole quindi molta attenzione locale e nazionale per difendere gli interessi del Sud con un fronte comune: ci deve essere riconosciuto quello che ci spetta".
Anche Antonio Bassolino, candidato indipendente, ha ricordato Siani: "Trentasei anni fa - ha detto - la camorra massacrava Giancarlo Siani. Oggi noi lo ricordiamo e vogliamo sottolineare il suo impegno e la sua straordinaria voglia di vivere e contribuire a migliorare la nostra città. Siamo coscienti che nella battaglia contro la criminalità organizzata non bisogna mai fermarsi o esitare". E la candidata indipendente in continuità con de Magistris, Alessandra Clemente, che ha perso la madre uccisa per errore dalla camorra nel '97, ha sottolineato: "Siani - ha detto - era un ragazzo, con dei sogni, degli ideali, dei progetti da realizzare. Raccontava il vero, raccontava il nero. Insomma faceva il giornalista e lo faceva bene. Per questo lo ammazzarono nella sua auto, auto che poi è diventata un simbolo".