Figurano anche le benzodiazepine,
farmaci diventati tristemente noti perché utilizzati dai giovani
come "ansiolitico dello sballo", tra le medicine che un gruppo
di dipendenti "infedeli" rubavano dal magazzino della ditta dove
lavoravano per rivenderle ai loro clienti, guadagnando, insieme
con i loro faccendieri, circa 400 euro al giorno: è quanto hanno
scoperto i carabinieri del Nas di Caserta che hanno notificato a
dieci persone altrettante misure cautelari (due arresti ai
domiciliari, sei divieti di dimora e un obbligo di presentazione
alla polizia giudiziaria) emesse dal gip di Napoli Nord su
richiesta del locale ufficio inquirente coordinato dal
procuratore Maria Antonietta Troncone.
I reati ipotizzati sono, a vario titolo, furto aggravato ed
esercizio abusivo della professione di farmacista e commercio di
medicinali guasti o imperfetti. Complessivamente sono ventuno
gli indagati: nove dipendenti e dodici faccendieri. Dopo essersi
impossessati delle medicine (farmaci e parafarmaci), i
dipendenti infedeli li nascondevano negli indumenti che
indossavano oppure nei loro portavivande. Secondo le stime dei
militari, solo nel 2020, la banda avrebbe sottratto dai
magazzini farmaci - anche quelli utilizzati dai veterinari,
quelli steroidei e per la disfunzione erettile - per un valore
complessivo pari a 180mila euro. I clienti sono risultati
residenti nei comuni a Nord di Napoli.
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