(ANSA) - NAPOLI, 25 MAG - "Mi saluti la cosa più bella che ha
Napoli: i napoletani". Così Papa Francesco si è congedato
dall'assessora all'Istruzione e alle Famiglie del Comune di
Napoli, Maura Striano, intervenuta in Vaticano all'incontro per
la celebrazione del decimo anniversario della Pontificia Scholas
Occurrentes alla quale il Comune di Napoli ha scelto di aderire
come partner del Progetto "Scholas Cittadinanza - Napoli Città
Educativa" con una delibera approvata dalla Giunta.
Nel corso dell'incontro il Santo Padre ha dialogato con le
comunità di Scholas, sulla sorte nel mondo e salutato 'con
gioia' la notizia dell'ingresso della Città di Napoli tra i
partner dell'iniziativa. Scholas Occurrentes è un'organizzazione
di diritto pontificio presente in una rete di 190 paesi per
promuovere una cultura dell'incontro tra i giovani.
Il progetto cardine di Scholas Occurrentes è "Scholas
Cittadinanza", realizzato per la prima volta a Buenos Aires nel
2001 coinvolgendo, da allora, oltre 15mila studenti in più di 22
Paesi.
"L'obiettivo generale del programma - ha spiegato Striano -
è quello di promuovere una cultura dell'incontro tra i giovani
ed incoraggiare un'educazione ispirata alla convivenza pacifica,
ai valori civici ed alla partecipazione civica attiva. Questi
principi possono rappresentare una misura utile per il contrasto
alla dispersione scolastica, al degrado sociale, culturale ed
economico, oltre che per promuovere e sostenere il valore della
cittadinanza attiva come bene educativo".
Fra le azioni previste dal progetto, un'indagine sui problemi
che i giovani stessi identificano come rilevanti per la loro
comunità ed un processo di ricerca-azione finalizzato a
presentare i risultati alle autorità e alla comunità educativa
per trovare insieme soluzioni adeguate.
La popolazione target del progetto è costituita dai giovani
studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di
Napoli e, in particolare, è prevista la partecipazione di
300/400 giovani individuati dai dirigenti degli istituti
scolastici partecipanti situati in diversi quartieri della
città, sia pubblici che privati, religiosi e laici, e a diverso
indirizzo (artistico, tecnico, scientifico o umanistico).
(ANSA).