Avrebbero fatto parte del gruppo
camorrista che uccise Gelsomina Verde, vittima innocente della
camorra, assassinata in maniera truce durante la prima faida di
Scampia solo perché fidanzata con un loro rivale: la Squadra
Mobile di Napoli ha arrestato Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi,
alias "o Vichingo" al termine di indagini coordinate dalla DDA e
scaturite dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di
giustizia.
Le accuse sono state notificate nel carcere di Massa Carrara
dov'è detenuto De Lucia, mentre Esposito è stato rintracciato
dagli agenti della Mobile (coordinati dal primo dirigente
Alfredo Fabbrocini) nella sua abitazione di Castelvolturno
(Caserta).
Per gli inquirenti avrebbero sequestrato e assassinato la
vittima insieme con Ugo De Lucia e Pietro Esposito, entrambi già
condannati per l'omicidio di Gelsomina, estranea agli ambienti
criminali, trucidata a colpi d'arma da fuoco alla testa e poi
bruciata in un'auto, perché sentimentalmente legata a Gennaro
Notturno, alias "o Saracino", esponente di spicco dei rivali
degli Amato-Pagano.
Con i due arresti notificati oggi dalla Polizia di Stato si
chiude il cerchio su questo omicidio trasversale eseguito dai Di
Lauro in quanto gli indagati, secondo gli investigatori,
sarebbero gli ultimi due componenti del commando.
Le attività investigative che hanno consentito di fare luce sul
truce assassinio, ammazzata in maniera efferata il 21 novembre
2004 durante lo scontro armato tra il clan Di Lauro e gli
scissionisti degli Amato Pagano, sono ripartite sulla base delle
dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia.
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