(ANSA) - NAPOLI, 13 MAG - "Utilizzeremo il nuovo ciclo di
fondi europei per dare un ulteriore impulso agli interventi di
decontaminazione da amianto in tutto il territorio regionale".
Lo ha annunciato Fulvio Bonavitacola, vice presidente della
Regione Campania, che ha preso parte oggi al convegno "La lotta
contro l'amianto riparte dalla Campania" organizzato nel Salone
dei Marmi di Salerno dall'Osservatorio Nazionale Amianto e dal
suo presidente, l'avvocato Ezio Bonanni.
E i numeri snocciolati durante l'incontro sono importanti: in
Campania - secondo le statistiche - l'amianto ha provocato,
soltanto nel 2022, più di 600 decessi (100 per mesotelioma, 200
per tumore polmonare, 300 per le altre patologie asbesto
correlate come tumori del tratto gastro-intestinale, asbestosi,
ispessimenti pleurici, etc.), e migliaia di nuovi malati, decine
di migliaia i decessi per altri agenti cancerogeni.
Tra gli insediamenti produttivi a maggior rischio figurano
l'Eternit di Bagnoli per l'industria del cemento-amianto
(dismessa nel 1986), Italsider di Bagnoli per il settore
metallurgico, Fincantieri, SOFER di Pozzuoli, AVIS di
Castellammare di Stabia, Firema di Caserta e Grandi officine
delle ex Ferrovie dello Stato di Santa Maria La Bruna per la
produzione e manutenzione di rotabili ferroviari.
Secondo Vincenzo Napoli, sindaco di Salerno, il tema
dell'amianto è "una delle più complesse e importanti questioni
dei giorni nostri, sia per quanto concerne la tutela della
salute che per la ricaduta economica".
E, in effetti, gli ultimi dati disponibili, risalenti al 2018,
parlano di 3 nuovi siti industriali con amianto, di 85 edifici
pubblici, 955 edifici privati e 3043 coperture in eternit. In
totale 4000 strutture. Le bonifiche, però, sono ancora in
ritardo. Altra forte criticità è la mancanza di discariche
destinate a ricevere materiali con amianto e di impianti di
inertizzazione dell'asbesto e l'inattività del Cor, il Centro
operativo regionale che registra i casi di mesotelioma.
"La nostra associazione - ha voluto sottolineare l'avvocato
Bonanni - oramai viene considerata da molti una 'best practice'
da seguire in tanti altri campi. Per me che ne sono stato
fondatore è emozionante constatare quanto la battaglia contro
l'amianto che abbiamo messo in campo sia iconica della battaglia
contro sostanze pericolose, cancerogene usate a volte senza
nemmeno conoscerle. Per noi tutti l'obiettivo da conseguire è lo
sviluppo integrale della persona umana". (ANSA).