(ANSA) - NAPOLI, 24 NOV - L'Unità operativa complessa di
chirurgia toracica dell'ospedale Monaldi diretta dal dottor
Carlo Curcio adotta non solo tecniche chirurgiche
all'avanguardia, ma anche una gestione anestesiologica avanzata
e integrata con una formazione psicologica mirata per imparare a
comunicare la malattia nella maniera più appropriata: questi
alcuni degli argomenti di cui si è discusso nel corso della
seconda edizione del Thoracic Anesthetic Surgery Learning
Pathway (corso di perfezionamento a numero chiuso destinato a
chirurghi e anestesisti toracici esperti provenienti da tutta
Italia promosso dall'Uoc di Chirurgia Toracica e dalla UOC di
Anestesia e rianimazione dell'Azienda Ospedaliera dei Colli). Il
corso ha avuto come obiettivo principale quello di approfondire
le competenze chirurgiche e anestesiologiche necessarie per
poter eseguire interventi con la tecnica V.A.T.S. (Chirurgia
Toracica Video Assistita), una tecnica chirurgica mini invasiva
per il trattamento di alcune neoplasie polmonari in cui il
Monaldi è leader da anni. «Si tratta di tecniche chirurgiche di
altissima specializzazione per le quali è necessaria una
costante formazione» dichiara Carlo Curcio direttore della UOC
di Chirurgia toracica dell'Azienda Ospedaliera dei Colli. «Al
Monaldi aggiunge ci siamo specializzati nelle tecniche mini
invasive e, negli anni, siamo diventati un punto di riferimento
per molti centri italiani. Siamo una delle poche strutture ad
avere percorsi specialistici anche per quel che riguarda
l'anestesia, infatti le nostre equipe operatorie sono dotate di
anestesisti toracici che ci assistono nella gestione del
paziente non solo nella fase operatoria ma anche nella
delicatissima fase del dopo intervento». E difatti l'anestesia
toracica del Monaldi può contare su valutazioni preoperatorie
dedicate (anche con il supporto di una moderna APP - sviluppata
in azienda - dedicata ai complessi calcoli per la funzionalità
polmonare), monitoraggi intraoperatori all'avanguardia (come ad
esempio il controllo della percezione del dolore) e un reparto
intensivo dedicato ai pazienti più fragili. Il tutto gestito da
personale dedicato, coordinato dal dottor Antonio Corcione, che
lavora secondo le più moderne evidenze disponibili. «Quest'anno,
abbiamo voluto approfondire, attraverso simulazioni di
colloquio, anche l'aspetto psicologico dei pazienti che devono
affrontare un percorso terapeutico di Anestesia e Chirurgia
toracica affidando a Raffaella Manzo, una psicologa dell'Azienda
il compito di far comprendere quali sono gli strumenti a
disposizione dei sanitari per comunicare al meglio con i
pazienti e i caregiver» conclude Curcio. «Il Corso ha messo
ulteriormente in evidenza l'expertise degli specialisti delle
UOC di Chirurgia Toracica e di Anestesia e rianimazione.
L'Azienda Ospedaliera dei Colli, offrendo tecniche chirurgiche
mininvasive, i più moderni protocolli anestesiologici e supporto
psicologico in tutte le fasi della malattia, si dimostra ancora
una volta all'avanguardia nella gestione di pazienti complessi
che devono affrontare un percorso diagnostico e terapeutico
impegnativo», dichiara Anna Iervolino, direttore generale
dell'Azienda Ospedaliera dei Colli. (ANSA).