ROMA - Le emissioni di gas serra, tra il 1990 e il 2012, nell'Ue a 28 sono ''diminuite del 19%, nonostante un incremento del 45% della produzione economica''.
Questo quanto contenuto in una scheda di approfondimento su mitigazione dei cambiamenti climatici ed emissioni del report Soer 'L'ambiente in Europa - stato e prospettive 2015' dell'Agenzia europea dell'ambiente, presentato dal ministero dell'Ambiente e dall'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
Dal documento emerge che le tendenze nazionali variano in modo significativo negli Stati esaminati, con emissioni di gas serra in calo in 22 Paesi e in aumento in 11. Tra i Paesi in cui le emissioni si riducono ci sono Germania, Regno Unito, Italia, Francia, Finlandia, Danimarca; tra quelli in cui salgono, Spagna, Portogallo, Grecia. Nel 2012 Germania, Regno Unito e Italia fanno segnare le emissioni più alte; mentre Liechtenstein, Malta e Islanda le emissioni più basse. Secondo il National inventory report 2015 (fonte Ispra) le emissioni di gas serra totali, espresse in CO2 equivalente, escluse le emissioni e gli assorbimenti dovuti all'uso del suolo, cambiamenti di uso del territorio e silvicoltura, sono diminuite del 16,1% tra il 1990 e il 2013, passando da 521 a 467 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti. L'anidride carbonica nel 2013 rappresenta l'82,4% delle emissioni totali (in riduzione del 17,4% tra il 1990 e il 2013); in particolare, nel 2013 nel settore dell'energia le emissioni di CO2 si sono ridotte del 15,4% rispetto a quelle del 1990.