/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La guerra delle colonnine, sono poco remunerative

La guerra delle colonnine, sono poco remunerative

Analisi Ref, molti ostacoli da superare, consumatori scettici

ROMA, 11 gennaio 2025, 17:05

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

 Una maggiore diffusione dei veicoli elettrici è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione; in questa transizione giocano un ruolo importante le infrastrutture di ricarica, possibile driver per assicurare la riuscita di questo importante tassello. Diversi sono al momento gli ostacoli da superare, in primis la scarsa remuneratività degli investimenti e lo scetticismo dei consumatori. Lo scrive il centro di analisi e ricerche Ref in un rapporto sulle 'colonnine'.


A livello europeo, alla fine del 2023 i punti di ricarica pubblici presenti erano 632.423. Secondo la Commissione europea, entro il 2030 dovranno essere operativi 3,5 milioni punti di ricarica pubblica per garantire un livello di elettrificazione dei veicoli necessario a raggiungere l'obiettivo del 55% di riduzione della CO2 dei veicoli leggeri. Secondo lo studio di ACEA, (European Automobile Manufacturers' Association), per centrare l'obiettivo di elettrificazione il numero di infrastrutture dovrà essere addirittura superiore: almeno pari a 8,8 milioni di punti di ricarica, per arrivare a 18,8 milioni entro il 2035.


Secondo gli ultimi dati di Motus-E pubblicati a gennaio 2025, in Italia si registra a settembre 2024 un aumento del 28% dei punti di ricarica installati rispetto a settembre 2023: al 30 settembre 2024, risultano presenti sul territorio 60.339 punti di ricarica13, il doppio rispetto ai punti di ricarica presenti fino a due anni fa (32.776). Le tipologie di infrastrutture di ricarica sono per la stragrande maggioranza colonnine di tipo Medium-Speed AC, ossia quelle con potenza compresa tra i 7,4 kW e oltre i 22 kW; da sottolineare la crescita delle colonnine di tipo Fast DC con potenza fino a 150 kW. La quota dei punti DC cresce con ritmi maggiori rispetto al 2022, così come la quota dei punti ultraveloci (con potenza superiore a 150 kW) cresce in termini assoluti: delle colonnine installate nell'ultimo anno, il 49% è di tipo veloce e ultraveloce. Tale soluzione associata alla diffusione di colonnine urbane in bassa potenza mira a soddisfare tutte le possibili esigenze degli automobilisti, sia in città che fuori.


Servono dunque più colonnine ma la remunerazione dell'investimento è ancora scarsa: "Allo stato attuale, - scrive il Ref - escludendo un tasso di crescita annuo del fattore di utilizzo, il ritorno migliore ottenuto dall'analisi restituisce un IRR pari a 0 (taaso interno di rendimento) qualora si investisse in un'infrastruttura "Quick": ciò significa che il progetto genera un flusso di cassa totale che è esattamente uguale all'investimento iniziale, senza però alcun rendimento del capitale investito.
Affinché gli investimenti possano generare un flusso di cassa totale maggiore rispetto all'investimento iniziale è necessario modificare la percentuale del fattore di utilizzo annuo, ipotizzando una crescita media annua maggiore rispetto a quella attuale.
Per le colonnine "Fast" ed "Ultra-fast" si ottiene un ritorno economico positivo, seppur non sufficientemente elevato, ipotizzando una crescita media annua del fattore di utilizzo pari al 15%. Per avere un ritorno economico più consistente, la crescita media dovrà raggiungere il 23-30% annuo.
Cosa fare? Il pieno sviluppo del settore - scive Ref - passa dalla creazione di un contesto di mercato e regolatorio in grado di supportate la transizione. Per farlo, è necessario agire su molteplici canali: dal lato dell'offerta, attraverso la piena implementazione delle disposizioni contenute nella direttiva RED III legate allo sviluppo di meccanismi di incentivi per i fornitori di servizi di ricarica. Fal lato della domanda, attraverso la defiscalizzazione delle flotte aziendali elettriche quale strumento per sviluppare un parco elettrico congruo con gli obiettivi di decarbonizzazione. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza