Dopo 390 milioni di anni di vita sulla Terra potrebbe scomparire nei prossimi 100 anni: anche il muschio più antico del mondo, chiamato takakia, è in pericolo a causa della crisi climatica, come indica lo studio pubblicato sulla rivista Cell e guidato dalla Capital Normal University di Pechino.
Un gruppo di ricercatori ha scalato alcune delle vette più alte del mondo, inclusa l'Himalaya, per trovare questo muschio che cresce in alcuni dei luoghi più remoti del pianeta e sequenziare per la prima volta il suo Dna: i risultati mostrano che, nonostante Takakia sia una delle specie a più rapida evoluzione mai studiate, probabilmente non è veloce abbastanza da tenere il passo con i cambiamenti climatici in corso.
Il takakia è un minuscolo muschio che si trova solo in piccole aree dell'altopiano tibetano e in zone altrettanto remote di Giappone e Stati Uniti. I ricercatori guidati da Ruoyang Hu e Xuedong Li hanno intrapreso 18 spedizioni per trovarlo e raccoglierne campioni, scoprendo che il suo Dna contiene il maggior numero di geni in rapida evoluzione. Molte mutazioni avvenute nel corso delle generazioni, ad esempio, hanno permesso al muschio di eccellere nella riparazione del Dna danneggiato e nel recupero dai problemi dovuti all'eccesso di raggi ultravioletti.
Tuttavia, nonostante i successi passati del takakia nell'adattarsi rapidamente, gli autori dello studio si sono accorti che il più antico dei muschi sta diventando sempre più difficile da trovare: le popolazioni del Tibet sono diminuite dell'1,6% l'anno durante tutto il corso dello studio, che ha richiesto diversi anni. "La nostra previsione - afferma Hu - mostra che le regioni adatte ad ospitare il Takakia si ridurranno a soli 1.000 - 1.500 chilometri quadrati in tutto il mondo alla fine del 21esimo secolo". I ricercatori, infatti, concordano sul fatto che il muschio probabilmente non arriverà a vedere la fine dei prossimi 100 anni.
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