I tassi di interesse sono troppo alti e devono calare. Mentre circolano voci su una possibile chiusura di X in Europa, Elon Musk lancia l'allarme sullo stato dell'economia alle prese fra un eccessivo costo del denaro e l'incertezza delle guerre. Un mix che spinge alla cautela anche Tesla, per la quale il miliardario cerca di stemperare le attese. Di fronte a un contesto economico imprevedibile Musk frena sul nuovo impianto del colosso delle auto elettriche in Messico, che resta in programma anche se Tesla non è ancora pronta a gettarsi a "tutta velocità" nella sua costruzione.
Ad agitare il miliardario è l'effetto degli alti tassi sui consumatori: "se restano alti o salgono ancora, sarà più difficile per la gente acquistare auto". L'elevato costo del denaro e l'incertezza dovuta alle guerra - aggiunge - stanno avendo un impatto sulla fiducia dei consumatori e sul loro potere di acquisto. Da qui la necessità anche per Tesla di muoversi con cautela dopo un terzo trimestre deludente. L'ultile è infatti calato del 44%, mentre i ricavi sono saliti del 9%. Risultati sui quali pesano gli sconti a ripetizione decisi da Musk ma anche una concorrenza sempre più agguerrita, e che fanno affondare il titolo Tesla a Wall Street dove arriva a perdere fino al 7,5%. "Se le prospettive macroeconomiche sono burrascose, anche le navi migliori avranno dei tempi difficili", mette in evidenza Musk paragonando Tesla a una nave. "Vi chiedo scusa se sono più paranoico di quanto dovrei. Forse è perché ho un disturbo da stress post-traumatico dal 2009. E neanche dal 2017 al 2019 è stata una festa. Come sapete l'industria dell'auto è in qualche modo ciclica. La gente esita ad acquistare una nuova auto se c'è incertezza sull'economia", aggiunge il miliardario arrivando a dire di aver "paura di quanto accaduto nel 2009 quando Generale Motors e Chrysler finirono in bancarotta".
I timori sull'economia si accompagnano all'ipotesi ventilata da Business Insider sulla possibilità che Musk decida di rimuovere X dall'Europa in risposta al Digital Services Act adottato nel Vecchio Continente. Il miliardario - secondo gli stessi rumors - avrebbe discusso la possibilità di rimuovere l'app dall'Europa o bloccarne l'accesso agli utenti dell'Unione Europa. Musk però smentisce seccamente. "Un altro" articolo "totalmente falso di Business Insider. Non sono una pubblicazione", risponde su X a un follower che gli chiedeva lumi. Nei giorni scorsi proprio in linea con le nuove regole - pensate per ritenere le grandi piattaforme responsabili di messaggi e video illegali che appaiono sui loro network -, l'Ue ha lanciato un'indagine sul social di Musk per l'ondata di disinformazione e contenuti terroristici, violenti e di incitamento all'odio apparsi sulla piattaforma all'indomani dell'attacco di Hamas in Israele. L'Ue ha messo in guardia anche Meta e TikTok sulla disinformazione online e sul contrasto dei 'deep fake' sul conflitto in Israele, chiedendo risposte.
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