Pieno appoggio del settore della
pesca europeo a respingere un atto delegato della Commissione
europea che punta all'inasprimento delle condizioni che fanno
scattare l'inammissibilità delle domande di sostegno del Fondo
Feamp. Da qui l'invito al Parlamento europeo, che si riunirà in
seduta plenaria nella prossima settimana, a sostenere questa
linea. Cogeca ed Europêche precisano, infatti, che nessun
operatore mette in discussione la necessità di tutelare il
denaro dei contribuenti da trasgressori gravi, tuttavia i
responsabili politici dovrebbero adottare disposizioni che non
lo penalizzino in modo sproporzionato e garantiscano la
sicurezza giuridica. I pescatori, in caso di violazione grave,
non solo non sarebbero ammissibili al finanziamento, ma
dovrebbero anche rimborsare qualsiasi aiuto finanziario
precedentemente ricevuto. Questa doppia sanzione, unita a regole
finanziarie più severe, contribuirà sicuramente ad aggravare il
problema.
"Occorre semplificare le procedure - commentano dal
coordinamento pesca dell'Alleanza delle Cooperative Italiane -
comprendiamo che non sia facile introdurre meccanismi che
rispettino il principio della proporzionalità rispetto ad
un'infrazione commessa. Per tale ragione, sarebbe opportuno
introdurre un meccanismo che colpisca la reiterazione
dell'infrazione". Il coordinamento spiega, infatti che spesso,
si incorre in fattispecie di infrazione senza dolo; per rivedere
l'atto delegato e introdurre questi cambi di rotta è
fondamentale che il provvedimento sia respinto dal Parlamento
europeo e che torni alla Commissione, solo in questo modo sarà
opportuno apportare i dovuti cambi di rotta".
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