(ANSA) - TORINO - L'ondata di gelo, con minime che hanno stabilito nuovi record di freddo per aprile, ha devastato vigneti, frutteti e altre coltivazioni del Piemonte. "Un vero disastro", dicono, dopo i primi sopralluoghi, le organizzazioni agricole che avanzano la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale. In alcune zone albicocche e kiwi non avranno alcun raccolto, perso il 90% per le pesche, 70-80% per le mele, il 50% nei vigneti a Nebbiolo di Alba; gravi danni anche per l'Erbaluce e i vitigni del Canavese, in provincia di Torino, per i pregiati asparagi di Santena e Poirino; timori anche per grano, mais e coltivazioni orticole.
Le correnti gelide hanno impedito addirittura il funzionamento dei sistemi anti-brina e in alcuni casi, come nel Cuneese, gli agricoltori sono ricorsi all'accensione di fuochi tra i filari. Bloccata anche la produzione del foraggio maggengo e nei pascoli di montagna. (ANSA).