Il fiume Po è sotto di otto metri e nel Piacentino Enel Green Power Italia è costretta a spegnere temporaneamente le turbine della centrale idroelettrica di Isola Serafini di San Nazzaro (Monticelli). Lo riporta il quotidiano locale Libertà.
La centrale funziona grazie all'acqua del Po che viene deviata dal suo corso e fatta confluire all'interno di turbine che, muovendo i loro meccanismi, producono energia elettrica. Se l'acqua è scarsa queste turbine non possono lavorare ed è quello che sta succedendo. L'impianto, hanno spiegato i responsabili Enel, ripartirà solo dopo il ripristino delle condizioni idrauliche sufficienti all'esercizio.
La gestione della centrale prevede comunque prescrizioni che sono quelle dei rilasci minimi di acqua che consentano un deflusso vitale, come concordato insieme ai Consorzi irrigui e ad altri enti. Per sopperire alla mancanza di questa produzione si dovrà attingere maggiormente, nel prossimo periodo, alla produzione di energia fotovoltaica.
Tra le principali conseguenze dello stato di fortissima siccità del Po c'è proprio la riduzione della produzione di energia idroelettrica, già estremamente ridotta, con riserva al minimo degli ultimi anni, come evidenziato ieri da Terna nel corso dell'Osservatorio della crisi idrica del Po.
All'orizzonte non solo il rischio di altre turbine ferme ma pure il pericolo di non riuscire a raffreddare le centrali termoelettriche, evidenziato invece da Elettricità Futura, associazione che riunisce imprese italiane del settore elettrico.