Ritrovare lo spirito di Wembley per cominciare nel migliore dei modi l'Europeo dell'Italia.
A dare la carica al gruppo azzurro, a 24 ore dalla sfida con l'Albania a Dortmund, ci pensa il capitano e portiere della nazionale, Gianluigi Donnarumma, che nella conferenza stampa della vigilia regala sorrisi che ispirano fiducia e attesati di stima verso i suoi compagni, dai reduci del titolo vinto in Inghilterra ai nuovi, primo tra tutti Scamacca che l'estremo del Psg vede come sicuro titolare.
"Lo spirito è quello lì in una competizione del genere la carica arriva naturale, riproviamo a ripercorrere quelle notti magiche, lo spirito è quello di tre anni fa - esordisce Donnarumma - La squadra è già pronta e non ha bisogno dei consigli di chi c'era tre anni fa".
Una partita quella contro le Aquile rosse dove non bisognerà sbagliare il decollo. "Questa con l'Albania è la sfida più insidiosa - sottolinea l'estremo difensore azzurro - è un gruppo molto difficile, dobbiamo stare sul pezzo, sono molto bravi e rapidi domani dobbiamo giocare al 100%. Domani la partita sarà importantissima per mettere un tassello nel gruppo".
Tre punti importanti in vista degli altri due match del girone che Donnarumma non esclude di poter vincere nonostante la forza della Spagna e della Croazia: "Vincere domani è importante, poi abbiamo due partite difficili. Vincere ci metterà in una posizione diversa. Ci darebbe più serenità. Il nostro obiettivo è di vincere tutte e tre le partite del girone. Vogliamo riscrivere la storia - aggiunge il portiere del Psg - non è importante il modulo dietro a tre a quattro, l'importante è avere una squadra compatta. L'importante è attaccare e difendere tutti insieme. Buffon? Può dirci come si fa, e darci i consigli giusti, ci può dare tanto. Avere Buffon qua fa veramente un effetto incredibile, perché penso che è stato l'idolo di tutti i ragazzi presenti qui. Avere un campione del genere con noi. Penso che l'emozione la sentiamo forte. Quando ci parla delle sue esperienze poi ci aiuta molto".
E infine Donnarumma esalta il nuovo gruppo azzurro: "È un gruppo giovane sì, ma alcuni sono già molto esperti, quindi non abbiamo problemi da quel punto di vista. I più 'vecchi' devono dare un pensiero forte anche ai nuovi arrivati, ma non ci sarà problema perché i nuovi si sono adattati molto bene. Siamo un gruppo unito, forte, pronti per questa fantastica storia e speriamo di arrivare più in fondo possibile".
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