Considerata fra le favorite di Euro '24 vista la ricchezza del suo organico, la nazionale del Portogallo ha mostrato a Dortmund il suo vero volto, schiantando la Turchia di Montella, oggi tropo brutta (specie in difesa). E a proposito del ct italiano della nazionale ella Mezzaluna: non ci si spiega come mai abbia deciso di rinunciare, dall'inizio, ai 'ragazzi terribili' Yildiz e Arda Guler, protagonisti contro la Georgia. Ma il calcio è fatto anche di alchimie tattiche e ogni allenatore ha le proprie idee. Certo però che i più di ventimila sostenitori turchi presenti sugli spalti del Signal Iduna Park ci sono rimasti male: hanno incitato a gran voce i loro beniamini (scandendo spesso il nome di Arda Guler fino al momento in cui il talento del Real Madrid è entrato), ma vincere il derby del tifo non è servito. Il Portogallo ha fatto tris e ai turchi non rimane che imporsi nella decisiva sfida di mercoledì prossimo contro la Repubblica Ceca.
Eppure all'inizio era stata la Turchia a prendere l'iniziativa, con Akturkoglu che dopo appena sei minuti aveva a disposizione il pallone del possibile 1-0: ma il suo tentativo su traversone di Celik risultava maldestro. Così, dopo un periodo di possesso palla sterile della squadra di Montella, arrivava la rete dei lusitani: Leao serviva Nuno Mendes, il cui cross da sinistra veniva deviato da Kokcu e diventava buono per Bernardo Silva, al quale non rimaneva che eseguir un vero e proprio 'rigore in movimento' che non lasciava scampo a Bayindir. Poco dopo, al 28' raddoppio portoghese grazie a una comica autorete, si potrebbe definirla 'alla Niccolai', di Akaydin (nella ripresa costretto a uscire per infortunio) che si inventava un retropassaggio folle al proprio portiere, il quale, in quel momento fuori dai pali, tentava di rimediare all'errore del difensore senza tuttavia riuscire ad arrivare in tempo sul pallone, mentre Cristiano Ronaldo discuteva con Joao Cancelo 'colpevole' di non averlo servito. Discussione finita subito in un abbraccio collettivo grazie all'autogol turco che, da quel momento, indirizzava la partita, senza che dai turchi ci fosse una reazione.
Non rimaneva che prendere atto del terzo gol portoghese, di Bruno Fernandes su assist di un altruista Ronaldo, e dell'ennesima prova incolore, in nazionale, di Rafa Leao, sostituito ad inizio ripresa dall'ex oggetto misterioso della Lazio Pedro Neto e capace di farsi ammonire dopo pochi minuti per simulazione. E' un giallo che, essendo il secondo del suo Europeo, gli farà saltare la prossima partita, contro la Georgia di 'Kvara'. Nei minuti finali invasione di campo di un ragazzino per farsi un selfie con Ronaldo: CR7 l'ha presa con filosofia, del resto sono i 'rischi' del mestiere.
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