Sconfitte entrambe all'esordio ma al di là dei loro demeriti, rispettivamente con Turchia e Portogallo, Georgia e Repubblica Ceca si sono affrontate con la voglia di conquistare tre punti che le rilanciassero, ma l'1-1 di Amburgo è risultato frustrante per entrambe e le obbliga a vincere l'ultima partita per sperare negli ottavi. Il pareggio è un risultato storico per la Georgia, che è all'esordio nel torneo continentale, ma l'occasione mancata in pieno recupero da Lobjanidze resterà nella memoria, così come la rete su rigore di Mikautadze alla fine del primo tempo e le parate di Mamardashvil. Dall'altra parte, la prestazione convincente dei cechi si è scontrata con il pomeriggio straordinario del portiere del Valencia, molto ispirato soprattutto nei confronti di Schick, capace poi di batterlo solo su un rimpallo un po' casuale.
Sono stati pochi gli interventi apportati dai due ct alle formazioni rispetto alla gara d'esordio. Hasek ha confermato il terzetto di difesa che sembrava destinato ad un ritocco, mentre in attacco ha rinunciato a Kuchta e inserito Cerny nel tridente con Schick e Hlozek. Il francese Sagnol ha fatto un solo cambio, nella zona mediana, inserendo come titolare Davitashvili, giocatore più offensivo e in grado di dare sostegno alla coppia Kvaratskhelia-Mikautadze. L'inizio di partita è di marca ceca, con Schick che si è fatto subito pericoloso in due occasioni nei primi 5' ma ha trovato sempre pronto a ribattere Mamardashvili.
La pressione ceca è rimasta elevata per buona parte del primo tempo, come testimoniato dai sette tiri nello specchio della porta avversaria, ma non ha permesso di sbloccare il risultato. Al 23', Hlozek è riuscito a segnare con un rimpallo fortunoso ma l'arbitro tedesco Siebert è andato al video e ha annullato la rete perchè la palla era finita sul braccio dell'attaccante. Al 28', poi, è stato Cerny a sprecare da due passi un'occasione d'oro, mentre per la Georgia, che ha ampliato il suo raggio d'azione nel finale del tempo, c'è stata un'occasione sventata sulla linea da Coufal e poi al 45' Kashia, libero davanti al portiere, si è fatto parare il tiro da Stanek. Nel recupero, è arrivato il fallo di mano di Hranac che dopo un controllo alla Var (peraltro, il sensore inserito nel pallone lo aveva immediatamente rilevato) ha permesso a Mikautadze di portare avanti i suoi dal dischetto e prima dell'intervallo ancora Mamardashvili ha detto di no a Schick. Nella ripresa, i cechi hanno cercato di raddrizzare il risultato gettandosi con più convinzione in avanti e al 14', con un rimpallo fortunoso palo-petto, finalmente per lui Schick è riuscito a beffare il portiere georgiano. Poco dopo, Krejci ha sfiorato il 2-1 con un colpo di testa ravvicinato, mentre Schick, zoppicante, è stato sostituito. L'azione della Cechia si è pian piano trasformata in un assedio, con Kvara e compagni sempre più in difficoltà anche nelle ripartenze, il gol però non è arrivato e, al contrario, la squadra di Hasek ha rischiato la beffa finale ma nell'ultimo contropiede Lobjanidze, da poco entrato per il giocatore del Napoli, ha gettato al vento il possibile 2-1.
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