"Per ora è stato un Europeo poco spettacolare anche in relazione alla qualità dei giocatori che ci sono e che al momento non riescono a esprimere tutto il loro potenziale sul campo. Penso a Mbappé, limitato anche dall'infortunio al naso, ma anche ai grandi talenti inglesi come Foden, che non sempre hanno brillato in questa competizione".
Così ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1 Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell'Inter e ora commentatore Rai, sull'Europeo tedesco giunto all'ultima settimana. "La squadra che più affascina è la Spagna: è la nazionale che gioca meglio, con più soluzioni e che dà più sensazioni di poter vincere. In più ha eliminato l'altra squadra che aveva fatto vedere quel qualcosa in più, ovvero la Germania".
Tante partite: "Si gioca tanto - aggiunge Stramaccioni - tantissimo, forse troppo. Abbiamo negli occhi anche il mondiale giocato a metà stagione, con interpretazione delle stelle di tutt'altro livello, i vari Messi e Mbappé erano molto più freschi. La situazione è così e addirittura peggiorerà nella prossima stagione col Mondiale per club, gli impegni saranno sempre maggiori. Comunque ci sono in semifinale quattro grandi nazionali blasonate, l'unica grande esclusa è la Germania".
All'Italia manca la figura del tecnico federale? "La mia stima per Spalletti è enorme. Questo Europeo è stato negativo da tutti i punti di vista, il ct non ha avuto la possibilità di avere tutto quel tempo di cui c'è bisogno, soprattutto per capire le caratteristiche del materiale a disposizione in una generazione che sta ricostruendo un ciclo con difficoltà. Credo che Spalletti si ripresenterà a settembre - prosegu Stramaccioni - con un'idea molto chiara e un abito tattico cucito su misura, quello che non è riuscito a trovare nelle sue prime 14 partite. Farà anche qualche scelta impopolare e dolorosa. Ma sono sicuro che Spalletti troverà il bandolo della matassa".
Episodio del fallo di mano di Cucurella non sanzionato dall'arbitro Taylor durante Spagna-Germania: "Ci sarebbe un tema da aprire sul fallo di mano, perché rimane l'unico grande problema da oggettivizzare nel calcio. Ma più dell'episodio, non mi ha convinto è stata la sua conduzione di gara. Se facciamo un paragone con Orsato, il nostro fischietto è straordinario nel body language, nella comunicazione con i giocatori e quindi nel tenere in mano la partita, mentre Taylor invece non convince nella sua gestione a 360 gradi. Reputo remota e non meritocratica una eventuale candidatura di Taylor per la finale".
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