"L'eliminazione dell'Italia agli
Europei è stato uno shock, il più grande disastro nella storia
della Nazionale. C'è stata grande confusione, sembrava che i
giocatori fossero alla prima partita dopo tanti mesi, giocavano
a testa bassa, non capivano la posizione. Non ho capito nemmeno
la scelta di far giocare Fagioli. Forse c'è stata dell'arroganza
da parte di Spalletti". Lo dice Falvio Briatore intervenendo a
"La Politica nel pallone" su Radio Rai Gr Parlamento.
Secondo il manager, da sempre tifoso juventino convinto e da
poco rientrato nel mondo della Formula 1 con l'Alpine,
"Spalletti non ha creato un gruppo, avevamo una banda di
giocatori impauriti, anche giocatori come Chiesa e Barella
sembravano senza personalità. Chiellini non era Pelé, ma non
mollava e incitava i compagni - dice Briatore -. Invece adesso
sembrava che stessero giocando una partitella di allenamento. Si
può perdere, ma quello che non va bene è il modo in cui abbiamo
perso: sembrava che quando l'arbitro fischiava la fine i nostri
giocatori fossero contenti, sollevati. E se non ci fosse stato
Donnarumma in vena di miracoli, avremmo preso cinque gol da
tutti".
Ma chi potrebbe prendere il posto di Spalletti? "Per me
Allegri sarebbe il top come ct - risponde -: non avrebbe più la
pressione tutti i giorni e ha una grandissima esperienza. Ho
parlato con Max quando la partita con la Svizzera ancora non era
finita: mi ha detto che dobbiamo giocare come gioca storicamente
l'Italia, senza cercare di scimmiottare il gioco di altre
nazionali, non siamo la Spagna".
E ora, secondo l'esperienza di Briatore, cosa si dovrebbe
fare? "Visti i risultati tecnici e di organizzazione, se fossi
ministro dello Sport smantellerei tutto. Dopo gli Europei con
Mancini sono successe solo tragedie". "La gente invecchia, e
quando uno non ce la fa più e non è più motivato, deve lasciare
il posto a qualcuno più motivato - continua -. Metterei gente
giovane, fuori dalla politica, e tutti dovrebbero pensare a
motivare i giocatori per vincere. Mancini, una volta capito il
livello che avevamo, ha preferito andarsene e non fare queste
figure. Non si può biasimarlo".
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