Rinato dalle ceneri del deludente Mondiale in Qatar, il Belgio è ripartito dal tecnico italiano Domenico Tedesco, calabrese di Germania, qualificandosi in scioltezza per Euro 2024. Messa da parte la difesa a 3, il percorso è stato quasi netto, grazie ai gol di un Romelu Lukaku in grande spolvero e capocannoniere delle qualificazioni. L'attaccante della Roma è uno dei senatori rimasti, insieme a Carrasco, Vertonghen, Courtois e De Bruyne, gli ultimi due tornati in discreta forma dopo i problemi fisici avuti nel corso dell'annata. Il Belgio ha vinto nelle eliminatorie un girone di cui facevano parte anche Austria, Svezia, Azerbaigian ed Estonia, e ora sogna di conquistare finalmente un trofeo per far chiudere ai suoi veterani di cui sopra un ciclo che avrebbe potuto dare di più a livello di conquiste. Così là dove non è riuscito lo spagnolo Roberto Martinez, che adesso allena il Portogallo, ora proverà il 38enne italiano Domenico Tedesco, calabrese cresciuto in Germania, dove ha cominciato ad allenare nelle giovanili dello Stoccarda, per poi passare alle prime squadre di Schalke 04, Spartak Mosca e Lipsia, con cui ha vinto la Coppa nazionale nel 2022. Poi è arrivata, un po' a sorpresa, la chiamata della federazione belga nel febbraio dell'anno scorso e si è tuffato con entusiasmo in questa avventura. In vista degli Europei nella sua patria d'azione, e di cui ha anche il passaporto, Tedesco sottolinea che nel suo Belgio ci sono "giocatori interessanti, e molti giovani che sono migliorati tanto negli ultimi mesi, trasferendosi in club più grandi. Abbiamo già molte possibilità, possiamo essere flessibili, a seconda di chi è a disposizione". Ma l'uomo su cui conta di più, e non poteva essere diversamente visti i gol che segna con la maglia dei diavoli rossi, è ovviamente Lukaku. "Ha un ruolo incredibilmente importante sia dentro che fuori dal campo - spiega Tedesco -. In campo i suoi gol parlano da soli, ma c'è molto di più. Sa sempre quando deve passare la palla se è spalle alla porta o se può girarsi e tirare. È pericoloso in molte situazioni". In generale, Tedesco preferisce tenere il suo Belgio 'al coperto'. "Le favorite sono altre - le parole del ct del Belgio -, ovvero Francia in primis, e poi Inghilterra, Spagna e, ovviamente, Germania". L'Italia preferisce non giudicarla, ma la segue con inevitabile affetto. Nel suo scacchiere tattico non ci sarà più posto per Eden Hazard, che si è ritirato, mentre dovrebbe avere sempre più spazio un De Ketelaere rinato nell'Atalanta e protagonista sia in Italia che nell'Europa dei club. Difficile anche che rinunci al 21enne esterno Jeremy Doku, micidiale quando parte in velocità e asso nella manica di Pep Guardiola e del Manchester City. A testimoniare che assieme ai veterani (c'è anche Alderweireld) ci sono anche giovani talenti pronti per il grande palcoscenico, le presenze ormai fisse di Arthur Vermeeren, 19enne centrale di centrocampo per il quale l'Anversa ha chiesto al Napoli 25 milioni di euro, Amadou Onana, un classe 2001 che si è già guadagnato la Premier League dove gioca nell'Everton e, soprattutto, Johan Bakayoko, 21enne ala destra (come si chiamava un tempo il suo ruolo), dotato di tecnica e velocità e che in questa stagione ha fatto sfracelli nel Psv Eindhoven. In attesa di conferme all'Europeo, già lo vuole mezza Europa.
La Rosa:
Portieri: Koen Casteels (Wolfsburg), Thomas Kaminski (Luton), Matz Sels (Nottingham Forest).
Difensori: Timothy Castagne (Fulham), Zeno Debast (Anderlecht), Wout Faes (Leicester), Thomas Meunier (Trabzonspor), Arthur Theate (Rennes), Jan Vertonghen
(Anderlecht).
Centrocampisti: Kevin De Bruyne (Manchester City), Maxim De Cuyper (Club Brugge), Orel Mangala (Lyon), Amadou Onana (Everton), Youri Tielemans (Aston Villa), Leandro Trossard (Arsenal), Arthur Vermeeren (Atlético de Madrid), Aster Vranckx (Wolfsburg), Axel Witsel (Atlético de Madrid).
Attaccanti: Johan Bakayoko (PSV Eindhoven), Yannick Carrasco (Al-Shabab), Charles De Ketelaere (Atalanta), Jérémy Doku (Manchester City), Romelu Lukaku (Roma), Dodi Lukebakio (Sevilla), Loïs Openda (Leipzig).
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