Il bacio tra Melania e Donald Trump, i ritardi del presidente americano, le chiacchiere tra Angela Merkel e Emmanuel Macron, i leader 'correttori di bozze' della dichiarazione finale. Il G7 di Taormina è stato anche questo. Fuori e dentro le stanze del San Domenico Palace, il vertice siciliano si è caratterizzato per il clima informale e la discussione franca, come ha sottolineato anche il padrone di casa Paolo Gentiloni.
Tanto che, caso raro nei vertici G7, i leader si sono personalmente dedicati al lavoro di rifinitura ('drafting') del documento. Un'atmosfera, secondo alcuni osservatori, creata ad arte per venire incontro allo stile di Trump, notoriamente insofferente verso riunioni lunghe e paludate. Il presidente Usa è sembrato in effetti pienamente a suo agio. Dialogante e molto curioso, lo hanno descritto i colleghi. Certo si è presentato con mezz'ora di ritardo alla sessione con i leader africani e poi si è fatto attendere altri dieci minuti per la foto di famiglia.
Per farsi perdonare 'The Donald' si è poi concesso ai tanti selfie con i capi di Stato e di governo venuti dall'Africa. Una persona aperta che vuole lavorare in gruppo, per Macron. Il capo dell'Eliseo, insieme con la moglie Brigitte e il suo stile casual chic, ha fatto la sua parte per rendere il clima del summit più rilassato. A margine dei lavori, è stato visto intrattenersi in fitte conversazioni con la Merkel che gli ha dispensato sorrisi e sguardi d'approvazione.
Se Trump e Macron si sono mossi con disinvoltura sul palco di Taormina, le loro consorti quel palco se lo sono divorato. Due cambi d'abito al giorno, le due first lady sono state le più fotografate e ammirate. Dopo l'esoso cappotto 3-D, Melania ha sfoggiato un altro capo D&G in tema 'flower power': un vestito di chiffon lungo fino ai piedi, peonie rosa su sfondo bianco quasi trasparente e, eccezionalmente, ballerine. Costo dell'abito in boutique, circa 4.000 dollari. Brigitte ha risposto con stile, il suo: jeans skinny blu, camicetta bianca a maniche corte, espadrillas.