É di Amedeo Modigliani il quadro
che era stato sequestrato nel 2016 ad un collezionista di Roma
dalla Procura della Repubblica della capitale sulla base di una
denuncia presentata da una persona che aveva messo in dubbio
l'autenticità del dipinto.
É diventata definitiva, infatti, in assenza di appello da parte
della Procura capitolina, la sentenza con cui nello scorso mese
di luglio il Tribunale di Roma aveva assolto il collezionista
che deteneva il quadro su mandato della proprietaria, che lo
aveva incaricato della vendita, dal reato di messa in commercio
di opere false.
Il dipinto in questione è intitolato "Jeunne femme a là guimpe
blanche" e ritrae l'amore segreto di Modì, Simone Thiroux.
Il collezionista al quale fu sequestrato il dipinto è stato
difeso dall'avvocato Giuseppina Caliò, del Foro di Catanzaro. La
tela, nel corso del procedimento, é stata analizzata in ogni
dettaglio dagli esperti incaricati dalla difesa. In particolare,
sono stati condotti specifici esami diagnostici dalla
consulente, Maria Beatrice De Ruggeri, che ha ritenuto il
dipinto compatibile con la pittura dei primi del '900. Sulla
base poi della perizia effettuata dal grafologo nominato sempre
dalla difesa, l'avvocato Alessio Sculco, é stata accertata anche
l'autenticità della firma apposta sulla tela.
Il quadro, dopo che la sentenza di assoluzione è diventata
definitiva, é tornato così nella disponibilità della legittima
proprietaria, che risiede all'estero.
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