"Se c'è un posto dove non ci si può contagiare è in barca, in mare aperto, per questo spingerò affinché al più presto i genovesi possano tornare in mare". Che si tratti di un gozzo per andare a pescare, di un gommone o di una barca da 30 metri, Marco Bucci insiste: "lo dico da sindaco di Genova e di quella che fu la più grande repubblica marinara, il diporto nautico deve poter ripartire dal 4 maggio, anche perché non si tratta solo di leisure o di turismo ma di dare fiato a un indotto molto importante". Il mare di Genova, ma anche i monti alle sue spalle. "Oltre al mare e alle spiagge stiamo discutendo di concedere ai cittadini di sfruttare anche la rete dei sentieri, naturalmente non in gruppo e mantenendo le opportune misure preventive, ma se è vero che all'inizio è stato giusto imporre divieti molto diffusi oggi serve un affidamento alla responsabilità individuale".
"Il tema della mobilità è prioritario in vista della fase due, vogliamo limitare un aumento del traffico quindi favoriremo la cosiddetta mobilità dolce e stiamo pensando a realizzare delle corsie protette sulle principali direttrici cittadine per chi si sposterà con mezzi ecologici, biciclette, scooter elettrici e così via". Il sindaco di Genova è convinto che la fase 2 dell'emergenza Coronavirus possa rilanciare questo tipo di mobilità. "La città è disposta su lunghe distanze e sappiamo che non tutti possono pedalare per 15 chilometri per andare al lavoro - afferma - per questo vogliamo implementare anche il sistema dei parcheggi di interscambio tra la periferia e il centro". "Sugli autobus si potrà salire solo con la mascherina e solo se non si avrà la febbre - aggiunge Bucci - non sappiamo ancora come fare, perché un termoscanner a bordo di ogni bus sarebbe troppo costoso, ma possiamo utilizzare personale che controlli i passeggeri alle fermate, magari anche solo a campione, come accade con la verifica dei titoli di viaggio". Sul fronte del trasporto pubblico sarà però necessario avere un maggior numero di mezzi in circolazione: "Per questo è importante che arrivi al più presto il finanziamento richiesto dal Mit".
Genova vuole essere la prima città a offrire teatri "Covid free", organizzati sulla base di protocolli di sicurezza certificati ispirati a quelli messi in atto dal Rina nel cantiere del nuovo viadotto sul Polcevera. Lo dice all'ANSA il sindaco Marco Bucci immaginando la fase 2 dell'emergenza Coronavirus: "Dobbiamo pensare che la ripartenza includa anche le attività culturali, noi vogliamo certificare i nostri teatri sulla base di protocolli e che vengono applicati ad esempio nel cantiere del ponte". In quella che è nota in Italia come la "città dei teatri", sedute distanziate, utilizzo di sistemi protettivi come le mascherine e sanificazioni approfondita, "ma anche, ed è molto importante, il controllo della temperatura in ingresso e in uscita".
"Abbiamo in mente anche alcune idee aggressive: ad esempio grazie ad alcuni spunti lanciati dalle stesse categorie immaginiamo di poter realizzare delle grandi piazze del food". Lo dice all'ANSA il sindaco di Genova Marco Bucci parlando di come rilanciare l'economia dopo il lockdown. "Magari una piazza in ogni municipio o in ogni macrozona della città, con le cucine dei locali sul perimetro e uno spazio per consumare i pasti, come se fosse una sagra urbana, ma con le dovute precauzioni e distanze"