Un senzatetto è morto stroncato dal freddo ieri a Genova mentre dormiva in un riparo di fortuna, vicino alla fermata dell'autobus, nei pressi dell'ospedale Galliera, in centro città. I soccorritori di Genova Soccorso, allertati da un tassista, erano riusciti in un primo tempo a far riprendere il battito cardiaco dell'uomo. Ma la grave ipotermia, subito diagnosticata dai medici intervenuti, gli è risultata però letale ed è deceduto poco dopo l'arrivo in ospedale.
I carabinieri hanno diramato un'informativa a livello nazionale per cercare nelle banche dati tracce di persone scomparse o identificate di recente nella zona. Durante le identificazioni cui era stato sottoposto nel tempo il clochard aveva dato 25 nomi diversi e 25 date e luoghi di nascita. I carabinieri hanno cercato di risalire alla sua identità attraverso le impronte digitali ma nella banca dati sono risultati appunto i numerosi alias forniti ogni volta che veniva identificato. Pare si tratti di un ex camionista romeno di 42 anni. La Comunità di Sant'Egidio lo conosce come Mario.
Secondo la comunità di Sant'Egidio di Genova che segue con grande attenzione la situazione dei clochard, in questo momento in strada in città vivono una quarantina di persone: alcuni rifiutano di lasciare i loro giacigli di fortuna, altri sono in attesa di un posto in una struttura. Per i cali delle temperature, Comune e associazioni stanno incrementando la disponibilità di posti letto ma la pandemia, con l'obbligo di sottoporre ogni ospite a tampone prima del ricovero, allunga i tempi di assegnazione dei letti. (ANSA).