Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 28 Attestati d'onore di "Alfiere della Repubblica" a giovani che nel 2020 si sono distinti per l'impegno e le azioni coraggiose e solidali, e rappresentano, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia. Lo rende noto il Quirinale. Tra questi c'è Diego Barbieri, 14 anni, residente a Ceranesi (Genova). Questa la motivazione: 'Per la forza e l'impegno con cui trasmette l'amore per la montagna. Nonostante le conseguenze di un incidente in giovanissima età, è diventato esempio di resilienza e riscatto per amici e compagni di scuola, facendosi testimone non solo dei percorsi tra le bellezze naturali ma anche di importanti valori sociali".
"Nonostante un grave incidente avuto a 8 anni e i numerosi interventi chirurgici, Diego non si è arreso e a soli 14 anni è stato nominato 'Alfiere della Repubblica'", dice Toti "Dopo il suo incidente nel bosco continua ad andare in montagna e a promuovere le bellezze della nostra terra. Bravo Diego per aver dimostrato che nessun ostacolo è insormontabile", conclude Toti.
"Quella di Diego è una storia toccante. Racconta e riconosce la forza di un ragazzino che non si è arreso, ma contemporaneamente riconosce la forza di una scuola e di una comunità che hanno saputo capirlo e accompagnarlo: prima nei piccoli passi necessari per una vita nuova, più difficile, diversa da quella a cui era abituato a causa di un terribile incidente, poi di nuovo sulle montagne grazie a una joelette, un mezzo speciale per l'arrampicata, che ora gli permette di raggiungere le vette insieme ai suoi compagni. Mi sono complimentata con Marco, suo papà. Mi ha spiegato quanta forza gli ha dato il progetto che la sua scuola, l'Alice Noli di Campomorone, ha dedicato alla "montagna". Lo afferma l'assessore alle Politiche giovanili e alla Scuola Ilaria Cavo. "Mi sono complimentata anche con il professor Stefano Piana - aggiunge Cavo - per la dedizione con cui ha seguito Diego, portando avanti quel progetto già avviato, senza trasformarlo ma migliorandolo per Diego. I suoi limiti visivi e pratici sono diventati una crescita per tutti. Grazie Diego per la tua capacità di reazione. Essere alfiere da oggi vuol dire essere anche un esempio per gli altri", conclude Cavo.