Nonostante la vittoria schiacciante del candidato del centrodestra Francesco Acquaraoli (49,13% con 361.186 voti) su quello del centrosinistra Maurizio Mangialardi (37,29% con 274.152 voti), il Pd è il primo partito delle Marche con 156.358 voti, pari al 25,10%. La Lega, che secondo le intenzioni del leader Matteo Salvini, doveva essere al primo posto, è al secondo con 139.414, pari al 22,38%, Fratelli d'Italia, il partito che esprime il nuovo presidente, è al terzo con 116.196 voti pari al 18,66%. Al quarto posto M5s (44.325 voti, 7,12%), poi Forza Italia con 36.709 voti (5,89%).
Regionali Marche, candidato M5s fuori dal Consiglio - Il candidato presidente della Regione Marche di M5s Gian Mario Mercorelli resta fuori dal Consiglio regionale: in base alla legge elettorale marchigiana entra nell'Assemblea legislativa solo il miglior perdente. altri aspiranti governatori possono entrare se eletti nelle circoscrizioni. Mercorelli, anche candidato nella circoscrizione di Macerata ha visto scattare due seggi, uno a Pesaro Urbino e uno ad Ancona, ma non il suo."Ora basta - dice in una nota - bisogna ripartire dai territori" e propone "tre passi per ricominciare: struttura territoriale, attivisti coinvolti" e una "mozione agli Stati Generali Nazionali con una proposta chiara e dirompente". Secondo Mercorelli, il Movimento 5 Stelle "funziona quando interpreta la volontà dei cittadini e la trasforma in legge o riforma". Il referendum "anche nelle Marche ha fatto registrare percentuali di consenso e affluenza notevoli. Purtroppo è mancato l'effetto traino sulle regionali. I cittadini - insiste Mercorelli - non hanno attribuito al M5s regionale la forza necessaria per incidere veramente nella politica marchigiana. E' colpa nostra, non loro. Per questo adesso dobbiamo ricominciare".