Il sindaco di Arquata
del Tronto (Ascoli Piceno), Michele Franchi, è fiducioso su una
ricostruzione che a sette anni dal sisma del 24 agosto 2016 e
delle scosse dei mesi successivi, sta muovendo i primi veri
passi. Nel borgo ai piedi del monte Vettore sette anni fa a
seguito della scossa delle 3.36 del 24 agosto 2016 morirono 52
persone che sono ricordate in un memoriale nella frazione di
Pescara del Tronto dove stanotte avrà luogo la veglia funebre.
"La mia speranza - afferma - è alimentata dal vedere i miei
compaesani di Arquata del Tronto che credono fortemente nella
ricostruzione e che un giorno il nostro paese e le sue frazioni
torneranno ad essere popolate".
"Sette anni sono trascorsi da quella terribile notte che ha
sconvolte tutte le nostre vite, - aggiunge il primo cittadino -
ma nonostante il tempo trascorso e una ricostruzione che deve
ancora veramente decollare noi tutti crediamo nel futuro di
Arquata". "E' naturale che la gente, molta della quale vive
ancora nelle casette Sae sparse nelle varie frazioni, si
aspettava che tutto fosse andato avanti con una velocità
maggiore; - prosegue Franchi - non è andata così, ma adesso,
grazie anche al lavoro del commissario Guido Castelli e
dell'Ufficio speciale, qualcosa si sta muovendo in maniera
significativa e quindi vogliamo essere fiduciosi, anche tenuto
conto che diverse famiglie sono rientrate nelle proprie case".
Ma l'attenzione deve rimanere alta e la popolazione chiede al
Comune di Arquata di essere vigile sulla ricostruzione. "Quello
che abbiamo sempre fatto e che continueremo a fare - assicura il
sindaco - A chi sovrintende alla ricostruzione continueremo a
chiedere impegno e celerità e noi saremo vigili nel seguire e
stimolare tutto l'iter".
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