"Si è trattato di una decisione sofferta e per nulla facile. Comprendiamo la loro preoccupazione". Così Giuseppe Giacobello, responsabile relazioni industriali del gruppo Fedrigoni, al termine dell'incontro con l'assessore al Lavoro della Regione Marche, Stefano Aguzzi, avvenuto questa mattina ad Ancona. In concomitanza con l'incontro si è svolto un presidio dei lavoratori organizzato dai sindacati che saranno ricevuti da Aguzzi alle 14 di oggi. Al centro dell'incontro, la decisione del gruppo di voler chiudere la società Giano dal primo gennaio 2025. I lavoratori coinvolti, dipendenti e somministrati, sono 195 attivi negli stabilimenti di Fabriano e Rocchetta.
"Invitiamo ad avere fiducia nel confronto che abbiamo avviato, e che manterremo per tutto il tempo necessario, con le parti sociali sul territorio, dai sindacati alle istituzioni, per trovare insieme ogni soluzione fattibile per ridurre l'impatto sulle persone. Stiamo lavorando con le parti sociali perché al termine dell'iter di chiusura la cifra sia notevolmente più bassa", ha rassicurato Giacobello che ha, inoltre, ricordato come non ci sia alcuna intenzione di lasciare le Marche, "dove abbiamo potenziato persone - dal 2020 siamo passati da 718 a 840 lavoratori, +17%, nei cinque stabilimenti sul territorio -, impianti, prodotti e tecnologie, investendo negli ultimi quattro anni 60 dei 300 milioni di euro destinati a tutto il Gruppo". Quindi, dal gruppo Fedrigoni si continuerà a investire "sullo sviluppo dei nostri siti produttivi e di trasformazione in quest'area e sullo storico brand Fabriano, che con i suoi oltre 750 anni di storia rappresenta un'eccellenza del Made in Italy nel mondo, al contrario della carta per le fotocopie, che è un business relativamente recente". Fabriano rimarrà un asset strategico per Fedrigoni. "Intendiamo sviluppare i suoi prodotti più iconici e distintivi, come le carte per l'arte e il disegno, i prodotti per la scuola e la cartoleria (i quaderni, gli album, la cancelleria e gli accessori) e le carte per la sicurezza (passaporti, ecc.), con l'ambizione di farlo diventare il marchio leader di questo settore a livello mondiale", ha concluso.
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